Diabete, una nuova tecnologia regola l’infusione dell’insulina
Salute e BenessereIl dispositivo ideato da Medtronic controlla i livelli di glucosio nel sangue e tramite un microinfusore rilascia l’ormone quando necessario
Medtronic, azienda nordamericana specializzata in tecnologie biomediche, ha ideato un dispositivo in grado di controllare automaticamente i livelli di glucosio nel sangue e di regolare l’infusione della giusta quantità di insulina, evitando così i picchi glicemici. Il device è attualmente disponibile in Italia e può essere utilizzato per il trattamento dei pazienti con diabete di tipo 1 di età pari o superiore a sette anni. "La capacità di stabilizzare automaticamente i livelli di glucosio contribuisce a migliorare il 'time in range', cioè la percentuale di tempo che le persone con diabete di tipo 1 trascorrono nell'intervallo glicemico ottimale, pari a 70-180 mg/dL", chiarisce Riccardo Bonfanti della diabetologia pediatrica dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Secondo l’esperto, la nuova tecnologia potrebbe avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti con diabete, patologia che colpisce anche molti bambini e adolescenti.
Le caratteristiche della tecnologia
Il sistema ideato da Medtronic è composto da tre elementi: un sensore che ogni cinque minuti misura la concentrazione di glucosio nel tessuto sottocutaneo, un dispositivo indossabile che ‘cela’ al proprio interno un algoritmo in grado di calcolare la dose di insulina da infondere sulla base dei dati raccolti e un microinfusore che inietta l’ormone quando necessario. Per garantire il corretto funzionamento della tecnologia, i pazienti devono inserire i riferimenti dei carboidrati assunti durante ogni pasto e svolgere delle periodiche calibrazioni del sensore. Per il resto, il dispositivo svolge le proprie funzioni in modo autonomo.
Una difesa in più contro l’ipoglicemia e l’iperglicemia
Una delle funzioni più importanti del dispositivo è la sua capacità di proteggere i pazienti dall’ ipoglicemia e dall’iperglicemia, entrambe condizioni che espongono a dei rischi sanitari da non sottovalutare e che spesso possono abbassare la qualità della vita. Maria Luigia Mottes, presidente dell’Associazione diabetici di Milano, spiega che la tecnologia è disponibile da alcuni mesi nei centri di diabetologia del sistema sanitario, ma che le disponibilità per i pazienti sono diverse in ogni regione. "Semplifica molto la vita del diabetico, ma necessita di formazione per chi lo deve proporre e per il paziente che lo deve utilizzare", spiega l’esperta.