Infarto, nelle donne i fattori di rischio hanno un impatto maggiore

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)
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Lo ha dimostrato uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford su 500.000 persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni 

Secondo una ricerca su larga scala condotta nel Regno Unito, le donne che fumano, hanno il diabete o la pressione sanguigna alta sono più a rischio di infarto degli uomini che condividono i loro stessi fattori di rischio. Lo studio, guidato dai ricercatori dell’Università di Oxford, ha tracciato quasi 500.000 persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni presenti nel database della UK Biobank. Nell’arco di 7 anni, 5.081 membri di questo campione hanno avuto il loro primo attacco cardiaco e uno su tre era di sesso femminile. Sul British Medical Journal, i ricercatori che hanno condotto lo studio sostengono che le donne dovrebbero ricevere gli stessi trattamenti riservati agli uomini (generalmente considerati più a rischio di infarto) e che dovrebbe essere dato loro del supporto per smettere di fumare. Hanno dichiarato, inoltre, che i medici dovrebbero prestare maggiore attenzione ai fattori di rischio dei pazienti di sesso femminile. Confermano, comunque, che il rischio di attacco cardiaco è generalmente tre volte maggiore per gli uomini.

L’impatto dei fattori di rischio nelle donne

Anche se le donne hanno meno probabilità di avere un attacco cardiaco rispetto agli uomini, alcuni fattori sembrano avere un impatto maggiore sulla loro salute. Durante lo studio è emerso che le tabagiste, per esempio, sono tre volte più a rischio di infarto delle non fumatrici. Per gli uomini, l’abitudine a fumare si ‘limita’ a raddoppiare la probabilità che si verifichi un attacco cardiaco. La ricerca ha evidenziato, inoltre, che le pazienti di sesso femminile con diabete di tipo 1 e tipo 2 hanno maggiori probabilità di subire un infarto rispetto ai maschi che condividono la stessa patologia. Lo stesso accade anche per le donne con una pressione arteriosa elevata.

L’ipotesi dei ricercatori

Non è chiaro per quale motivo l’impatto dei fattori di rischio cambi in base al sesso. I ricercatori non hanno individuato alcun rapporto di causa-effetto, ma hanno comunque formulato alcune teorie. Una spiegazione potrebbe essere ricercata nei fattori biologici. Per esempio, il diabete di tipo 2, solitamente associato a una dieta sbilanciata o a uno stile di vita poco attivo, potrebbe avere un impatto differente sul cuore delle donne e degli uomini.
La dottoressa Elizabeth Millett, autrice dello studio ed epidemiologa presso il George Institute for Global Health, sostiene che: “le malattie cardiache colpiscono anche le donne ed è necessario prendere delle precauzioni per ridurre i fattori di rischio”.

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