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Alzheimer, Intelligenza artificiale in grado di predire la malattia

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

Un algoritmo sviluppato da un team guidato dall’Università della California consente una diagnosi con sei anni di anticipo, che consentirà di intervenire tempestivamente sul paziente 

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Una diagnosi precoce dell’Alzheimer grazie a un algoritmo. È questo l’innovativo metodo, studiato e sviluppato da un gruppo di ricercatori coordinato dall’Università della California, che può migliorare la qualità degli esami radiologici cerebrali e rilevare la malattia addirittura sei anni prima rispetto all’insorgere delle prime avvisaglie.

Un algoritmo di apprendimento profondo

Gli studiosi si sono focalizzati in primo luogo sui cambiamenti del metabolismo correlati al morbo di Alzheimer. In particolare, hanno guardato alla variazione dell’assorbimento del glucosio in determinate aree del cervello, sintomo della malattia, e da lì sono partiti per creare un algoritmo di apprendimento profondo, ossia un tipo di Intelligenza artificiale in cui la macchina assimila le informazioni attraverso degli esempi, in maniera simile all’uomo. I ricercatori hanno quindi sottoposto all’Intelligenza artificiale così strutturata una serie di 2000 Pet eseguite con fluorodeossiglucosio, un composto analogo del glucosio utilizzato in radiografia per osservare l’assorbimento della sostanza nelle cellule cerebrali. Una volta conclusa la fase di studio delle immagini - fornite dall’Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative e relative a oltre mille soggetti - gli esperti hanno testato l’algoritmo su altre 40 Pet di altrettanti pazienti e il risultato ottenuto è stato straordinario: "L'algoritmo ha raggiunto una sensibilità del 100% nel rilevare la malattia, in media, oltre sei anni prima della diagnosi finale”, spiegano gli studiosi sulle pagine della rivista Radiology.

Conferme da test su scala più ampia

L’esito della sperimentazione fin qui messa in atto è andato oltre quanto previsto dagli stessi ricercatori coinvolti nel progetto, ma per avere ulteriori conferme il test dovrà essere effettuato su scala più ampia. Nel frattempo, c’è grande ottimismo tra gli studiosi che intravedono un futuro luminoso nel campo della cura dell’Alzheimer grazie all’Intelligenza artificiale: “L'algoritmo - concludono - potrebbe essere uno strumento utile per arrivare a una diagnosi precoce e quindi per dare l'opportunità di un intervento terapeutico tempestivo”.