Oltre mille regioni del Dna influenzano la pressione sanguigna

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Lo ha scoperto uno studio su vasta scala condotto dall’Imperial College e dall’Università Queen Mary di Londra. Grazie ai risultati ottenuti, in futuro sarà possibile stimare le probabilità di ogni individuo di soffrire di ipertensione 

L’ipertensione arteriosa è una condizione costante in cui la pressione sanguigna risulta più alta rispetto agli standard fisiologici. Secondo le stime più recenti, colpisce circa il 20% degli adulti. Può manifestarsi senza essere accompagnata da alcun sintomo e quindi non è sempre facile intervenire tempestivamente per curarla.
Un recente studio, coordinato dall’Imperial College di Londra e dall’Università londinese Queen Mary, ha dimostrato che oltre 1.000 regioni del Dna influenzano la pressione sanguigna, circa il triplo di quel che si pensava finora. La ricerca è stata svolta su un milione di persone e si tratta di una delle più vaste mai svolte in questo campo.

Le conseguenze dello studio

Grazie a una migliore comprensione delle cause genetiche dell’ipertensione potrebbe essere possibile prevenire molti arresti cardiaci. È quel che sostiene la British Heart Foundation.
“I risultati ottenuti aiutano a capire come il corpo umano regola la pressione sanguigna”, spiega Mark Caulfield, l’autore dello studio. “In futuro potremo sviluppare dei farmaci più efficaci per curare l’ipertensione”, aggiunge il ricercatore. “Inoltre, saremo anche in grado di stimare con precisione il rischio che ogni persona corre di soffrire di problemi di pressione nel corso della propria vita, aiutandola a introdurre tempestivamente tutti i cambiamenti necessari allo stile di vita che conduce”, conclude Caulfield.

Il ruolo dei geni

Buona parte dei dati analizzati nel corso dello studio (circa la metà) provengono da una banca dati genetica del Regno Unito. I risultati dimostrano che l’elevato numero di morti dovute all’ipertensione non può essere giustificato prendendo in considerazione solamente dei cattivi stili di vita, come la tendenza alla sedentarietà o l’eccessivo consumo di alcolici o sigarette. Anche i geni giocano un ruolo fondamentale nella regolazione della pressione sanguigna.
A livello globale, nel 2015 l’ipertensione ha causato 7.8 milioni di morti. I ricercatori ritengono che nel solo Regno Unito ben sette milioni di persone potrebbero convivere inconsapevolmente con questa condizione.

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