Neuropatia diabetica, secondo uno studio ne soffre un malato su tre

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Il 4 settembre, a Roma, si terrà il congresso internazionale Neurodiad 2018, in occasione della ventottesima edizione del meeting annuale del Gruppo di Studio Neuropatia Diabetica dell’EASD 

La neuropatia diabetica è una delle possibili complicazioni che possono verificarsi nei pazienti affetti dal diabete di tipo 2. Il suo manifestarsi implica dei sostanziali danneggiamenti nella trasmissione degli stimoli delle fibre nervose. Questo comporta il presentarsi di alcuni disturbi sensoriali e motori, quali l’insorgenza di crampi, formicolii, mal di testa e dolori, che si verificano soprattutto nelle ore notturne. Questa particolare patologia può, in aggiunta, compromettere la regolazione della pressione, la funzione cardiocircolatoria, quella intestinale e quella propria dell’apparato urinario.
Nonostante implichi conseguenze estremamente invalidanti e colpisca oltre una persona su tre, questa malattia sembra essere poco conosciuta sia dai medici che dai pazienti.

Congresso internazionale Neurodiad 2018

Il 4 settembre, a Roma, si terrà il congresso internazionale Neurodiad 2018, in occasione della ventottesima edizione del meeting annuale del Gruppo di Studio Neuropatia Diabetica dell’EASD (Società Europea per lo Studio del Diabete).
Il congresso si è posto come obiettivo principale quello di parlare della patologia e di tutte le sue implicazioni, al fine di promuovere la sua diagnosi e la conoscenza delle svariate modalità attraverso le quali può presentarsi.
“La forma più importante e pericolosa è la neuropatia autonomica cardiovascolare, in quanto è responsabile di un'altissima percentuale di morti tra i soggetti diabetici, proprio perché colpisce la regolazione del cuore e della pressione arteriosa”, sottolinea la dottoressa Frontoni. Quest’ultima ha sottolineato come sia di fondamentale importanza essere a conoscenza dei sintomi della malattia al fine di saperla individuare prima di un suo effettivo sviluppo. I primi indicatori della patologia potrebbero essere rappresentati dalla tachicardia o da alcune disfunzioni legate al tratto gastro-intestinale. Nei soggetti di sesso maschile un chiaro campanello d’allarme della neuropatia diabetica potrebbe, in aggiunta, imputarsi alla disfunzione erettile.

Terapia e studi

“La terapia migliore è lo stretto monitoraggio metabolico del diabete”, suggerisce la professoressa Frontoni. La disinformazione in questo ambito porta, spesso e volentieri, alla sottovalutazione dei sintomi dei pazienti e alla formulazione di diagnosi poco accurate. Nonostante siano in corso diversi studi sperimentali per la realizzazione di nuovi farmaci capaci di riparare i danni al sistema nervoso, attualmente è ancora quasi del tutto assente un riscontro dei test negli esseri umani.

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