Vaccino Hiv con risultati promettenti verrà testato in Africa

Salute e Benessere
I test verranno svolti su 2300 persone in diversi paesi dell'Africa subsahariana ad alto rischio di contagio (Getty Images, immagine di repertorio)
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I ricercatori della statunitense Harvard Medical School hanno messo a punto un trattamento 'a mosaico', che contiene frammenti di diversi ceppi di virus provenienti da diverse parti del mondo

Un vaccino contro l'Hiv, che punterebbe a fornire immunità contro vari ceppi del virus, è stato testato con risultati promettenti e a breve verrà sperimentato su 2300 persone in diversi paesi dell'Africa subsahariana. Il trattamento, presentato in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Lancet, ha prodotto in circa 400 volontari una risposta del sistema immunitario anti-HIV, motivo per il quale lascia ben sperare sulla sua efficacia. "Questi risultati – ha dichiarato Dan Barouch, professore di medicina presso la statunitense Harvard Medical School e autore principale dello studio - rappresentano un'importante pietra miliare", anche se è doveroso "interpretarli con cautela". Sebbene il vaccino abbia innescato una risposta nel sistema immunitario dei volontari che l'hanno assunto, infatti, non è chiaro "se questo sarebbe sufficiente a combattere il virus e prevenire l'infezione", ha chiarito Barouch.

Vaccino 'a mosaico'

Al momento nel mondo ci sono circa 37 milioni di persone che convivono con l'Hiv o l'Aids, con circa 1,8 milioni di nuovi casi ogni anno. E, nonostante i passi in avanti fatti dalla ricerca, non esiste una cura completamente affidabile.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno messo a punto un trattamento 'a mosaico', ossia un vaccino che contiene frammenti di diversi ceppi di virus provenienti da diverse parti del mondo, con la speranza di riuscire renderlo 'universale'. Il frutto del lavoro degli studiosi è stato testato su 393 persone negli Stati Uniti, in Ruanda, Uganda, Sud Africa e Tailandia. I volontari hanno ricevuto quattro vaccinazioni nel corso di 48 settimane, che hanno mostrato la capacità di stimolare una risposta immunitaria. Inoltre coloro che si sono sottoposti alla sperimentazione non hanno riscontrato effetti collaterali rilevanti.

Buoni risultati anche sulle scimmie

I test sono stati eseguiti parallelamente su alcune scimmie a cui è stato somministrato il vaccino contro l'equivalente animale dell'Aids. I primati sottoposti alla sperimentazione sono stati 72 e hanno mostrato un minor rischio di infezione del 64%. Forti anche di questi risultati, i ricercatori hanno deciso di estendere i test su 2300 persone in diversi paesi dell'Africa subsahariana ad alto rischio di contagio, con l'obiettivo di verificarne su campo l'efficacia.

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