Epilessia, farmaco antinfiammatorio potrebbe ridurre le crisi
Salute e BenessereUn esperimento condotto su topi con il morbo di Creutzfeldt-Jakob, oltre a rallentare la malattia, potrebbe aiutare la ricerca sui soggetti epilettici
Un farmaco antinfiammatorio ha dimostrato, per ora soltanto sui topi, di contribuire a ridurre la suscettibilità alle crisi epilettiche. Lo studio, su animali con il morbo Creutzfeldt-Jakob, è stato condotto da ricercatori italiani.
La ricerca del Mario Negri
La ricerca, pubblicata di recente sul "Journal of Neuroscience", è stata infatti portata avanti dall'Istituto Mario Negri di Milano in collaborazione con l'Iit, l'Istituto italiano di tecnologia di Genova, indagando su topi transgenici che riproducono le caratteristiche della malattia di Creutzfeldt-Jakob (una cui variante è costituita dall'encefalopatia spongiforme bovina, la cosiddetta "mucca pazza", morbo neurodegenerativo raro che conduce a una forma di demenza fatale). I ricercatori hanno trovato una relazione fra l'infiammazione cerebrale, le alterazioni della trasmissione nervosa e l'aumentata suscettibilità alle crisi epilettiche: una scoperta che in futuro potrebbe aiutare anche la ricerca di una cura all'epilessia.
I risultati dello studio sui topi
Obiettivo della ricerca era appunto "comprendere cosa succede nell'ippocampo, un'area del cervello in cui le alterazioni della neurotrasmissione potrebbero essere alla base dei deficit cognitivi e dell'aumentata suscettibilità alle crisi epilettiche", ha spiegato il coordinatore dello studio Roberto Chiesa, dell'Istituto Mario Negri, all'Ansa, che già qualche mese fa aveva dato delle anticipazioni della ricerca in corso sull'epilessia. "Abbiamo scoperto – ha proseguito Raffaella Tonini dell'Iit – importanti alterazioni della trasmissione sinaptica mediata da un particolare messaggero chimico cerebrale, il neurotrasmettitore glutammato, associati ad alti livelli di interleuchina-1 beta".
Il ruolo della molecola e le applicazioni
La molecola chiave dell'infiammazione è stata quindi bloccata utilizzando Anakinra, un farmaco antinfiammatorio comune nella pratica clinica. "Siamo così riusciti a correggere la trasmissione delle sinapsi (le connessioni cerebrali, ndr) riducendo significativamente le crisi epilettiche nei topi", ha aggiunto Annamaria Vezzani, ricercatrice del Mario Negri. In questo modo, si è migliorato il decorso clinico della Creutzfeldt-Jakob. Secondo gli studiosi, questi risultati, oltre a essere utili a migliorare il decorso clinico di una malattia neurologica ad oggi ancora incurabile, potrebero offrire un'arma in più nella cura dell'epilessia, una sindrome caratterizzata da brevi episodi di perdita di conoscenza e spasmi dovute all'iperattività di alcuni neuroni.