Tumore al polmone: i sintomi, le cause, le cure
Salute e BenessereIl 1° agosto è la Giornata Mondiale contro il tumore al polmone, un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla pericolosità di questa malattia.Tra le cause più frequenti, il tabagismo
In Italia il tumore al polmone è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la terza nelle donne, per un totale di quasi 34mila decessi in un anno (dati Associazione italiana registri tumori). Più in generale si tratta di uno dei mali che provoca il maggior numero di morti nei Paesi industrializzati. Per questo il 1° agosto si tiene la Giornata Mondiale contro questa neoplasia. L'obiettivo è aumentare la consapevolezza dei rischi e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sue cause, prima fra tutte il fumo. Infatti, secondo l'Airc, il primo e più importante passo per la prevenzione è eliminare le sigarette.
Cos'è il tumore al polmone
I polmoni trasferiscono l'ossigeno respirato al sangue, depurandolo dall'anidride carbonica prodotta dall'organismo. Il tumore al polmone può avere diverse forme a seconda del tessuto che va a colpire, ostruendo il corretto flusso d'aria con una massa. Se si individuano metastasi nei polmoni, queste possono essersi formate anche da altri tumori, come quello alla mammella.
Le tipologie di tumore al polmone
Esistono due tipologie principali di tumore al polmone, che insieme rappresentano oltre il 95% di tutte le neoplasie collegate a questi organi: c'è il tumore polmonare a piccole cellule, detto anche microcitoma (10-15%) e il tumore polmonare non a piccole cellule (85%). Entrambi sono causati da tessuto epiteliale che riveste le strutture polmonari. Il primo si sviluppa nei bronchi più grandi. Di solito colpisce i fumatori. La sua prognosi è peggiore rispetto al secondo tipo di tumore perché si diffonde molto velocemente nel corpo. Il tumore non a piccole cellule si divide in altre tre categorie: il carcinoma spinocellulare (25-30%, neoplasia con la prognosi migliore), l'adenocarcinoma (35-40%, è il tumore più frequente tra chi non ha mai fumato), il carcinoma a grandi cellule (10-15%, si diffonde rapidamente). Il restante 5% non si origina dalla trasformazione dell'epitelio, ma da tessuti nervosi o endocrini, o linfatici.
Cause ed ereditarietà
La categoria più esposta al rischio di sviluppare il tumore al polmone sono i fumatori, attivi e passivi. Più si è fumato o si è respirato fumo, maggiore è la probabilità di ammalarsi. Secondo gli esperti è più importante ridurre gli anni di tabagismo rispetto al numero di sigarette, per abbassare i rischi. Se si inizia a fumare da giovanissimi e non si smette, il rischio è più alto. Secondo l'Airc, le sigarette sono all'origine di 8-9 tumori del polmone su 10. La Fondazione Umberto Veronesi ha anche messo a punto una guida per aiutare i tabagisti a smettere. A questo fattore di rischio si aggiungono l'amianto, il radon, i metalli pesanti, l'inquinamento atmosferico, agenti cancerogeni che possono mettere in pericolo le persone che entrano in contatto con queste sostanze per motivi di lavoro. Ultimo fattore, non meno importante, l'ereditarietà. Una storia familiare di tumore al polmone - soprattutto per genitori, fratelli o sorelle - possono determinare un aumento del rischio di sviluppare la stessa patologia.
I sintomi del tumore al polmone
Nella maggior parte dei casi il tumore al polmone resta asintomatico nelle fasi iniziali. I sintomi più comuni sono una tosse continua che non passa o peggiora nel tempo, raucedine, presenza di sangue nel catarro, respiro corto, dolore al petto che aumenta con tosse o respiro profondo. Inoltre, come succede anche in presenza di altre neuplasie, ci può essere una perdita di peso e di appetito, stanchezza, infezioni respiratorie frequenti. La rapida diffusione del tumore al polmone può intaccare anche fegato, cervello, ossa, reni, pancreas, milza e cute, con dolori articolari, ittero, mal di testa o vertigini e noduli visibili.
Come si esegue la diagnosi
Il tumore al polmone è diagnosticato con una radiografia toracica. Si può approfondire la stadiazione con una TC (Tomografia computerizzata), risonanza magnetica e PET, ma per arrivare a una diagnosi completa c'è bisogno di una biopsia e di un conseguente esame istologico. Viene anche eseguito un esame citologico dello sputo, per esaminare le cellule tumorali che provengono dai polmoni. Per valutare se la malattia è arrivata alle ossa, si esegue una scintigrafia. In caso di esito positivo e in previsione di un intervento chirurgico che mira ad asportare una parte del polmone, si esegue una valutazione della funzionalità polmonare.
Come si cura il tumore al polmone
Il tumore al polmone ha cure diverse a seconda delle tipologie. Quello a piccole cellule richiede la chemioterapia perché molto spesso al momento della diagnosi sono già presenti metastasi, condizione che esclude l'intervento chirurgico. Secondo quanto riporta l'Airc, i farmaci più utilizzati sono, tra gli altri, i derivati del platino (cisplatino, carboplatino), ciclofosfamide, doxorubicina e gemcitabina. Si usa anche la radioterapia per eliminare eventuali cellule residue, rimaste dopo la chemio. Si può ricorre alla chirurgia e alle terapie biologiche, basate su farmaci con un preciso bersaglio molecolare, ancora in fase di studio. Per i tumori non a piccole cellule l'intervento chirurgico è la terapia più efficace, ma solo se non ci sono metastasi a distanza. Anche qui può poi essere aggiunta radio e/o chemioterapia, I farmaci biologici per questo tipo di tumore hanno raggiunto delle buone performance: come riporta l'Airc, tra le molecole utilizzate ci sono cetuximab, erlotinib e gefitinib (anti-EGFR), crizotinib (anti-ALK), bevacizumab (anti-angiogenico). In alcuni casi specifici è anche possibile ricorrere ad ablazione con radiofrequenza, terapia fotodinamica e terapia laser. Secondo i dati presentati all'ultimo congresso dell'American association for cancer, il 16% dei pazienti affetti da tumore al polmone è vivo a 5 anni dalla diagnosi grazie a un nuovo trattamento immunoterapico, mirato a risvegliare la risposta immunitaria contro la neoplasia, segno che la ricerca sta lavorando sempre di più su farmaci meno invasivi e volti a colpire solo le cellule malate.
I dati sul tumore al polmone
Le stime AIRTum sul tumore al polmone sottolineano al 2015 la presenza di 38.200 nuove diagnosi di questo tipo di neoplasia ogni anno, pari al'11% di tutte le diagnosi di tumore nella popolazione. La distribuzione di genere indica la presenza di tumore al polmone nel 15% dei maschi diagnosticati, mentre nelle donne tale percentuale è pari al 6%. Negli ultimi anni si è osservato un aumento di casi nelle donne a causa dell'aumento del numero delle fumatrici. Mentre un uomo su 9 rispetto a una donna su 36 rischia di sviluppare questa neoplasia, a morire di tumore al polmone sono un uomo su 10 e una donna su 44.