Bronchite cronica, bastano 600 passi al giorno per respirare meglio
Salute e BenessereLa Società italiana di pneumologia promuove il movimento quotidiano nei malati di broncopneumopatia cronica ostruttiva. A loro, dal 26 aprile, sarà distribuito un kit con dei braccialetti contapassi
Camminare fa bene, soprattutto se si è affetti da bronchite cronica. E con soli 600 passi in più al giorno i malati di broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) possono cominciare a respirare meglio. Ne è convinta la Società italiana di pneumologia (Sip) che in collaborazione con l'Associazione Pneumologi Ospedalieri (Aipo) e col sostegno di AstraZeneca ha lanciato una campagna per promuovere il movimento quotidiano e l’attività fisica nei soggetti che, proprio perché affetti da questa malattia, tendono a muoversi di meno.
La malattia – La bronchite cronica rende di solito difficili anche le attività più semplici come passeggiare o alzarsi dal letto e spinge chi ne è affetto a evitare qualsiasi tipo di sforzo proprio per non trovarsi senza fiato. È considerata una malattia respiratoria cronica che interessa polmoni e bronchi e i danni che provoca sono spesso irreversibili e possono essere solo controllati. Per questo diventa fondamentale la prevenzione, che inizia da buone pratiche come l'abolizione del fumo e prosegue con l’attività fisica che aiuta ad avere una respirazione migliore.
Una app per il monitoraggio – La campagna di educazione dalla la Società italiana di pneumologia, che prende il nome di “Get Moving Bpco - Più passi, più respiro”, entrerà nel vivo il 26 Aprile, quando in 132 centri specialisti in Bpco in tutta Italia verranno distribuiti ai pazienti i "Get moving kit". In ognuno dei quattromila pacchetti, i malati di bronchite cronica troveranno dei braccialetti contapassi che insieme all’utilizzo di un’applicazione permetteranno ai centri coinvolti di tenere sotto controllo i loro progressi. Attraverso l’app, inoltre, gli specialisti potranno dare dei consigli “in diretta” ai pazienti sugli stili di vita da adottare, in modo da personalizzare al meglio la terapia.
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L’effetto della tecnologia – “Il progetto sarà attivo fino a dicembre e individua una strategia molto efficace”, spiega Francesco Blasi, presidente della Società italiana di pneumologia. Secondo lo specialista, un recente studio pubblicato su Thorax confermerebbe come dopo solo 12 settimane di utilizzo di un contapassi collegato ad una app, i pazienti aumentino il livello di attività fisica “muovendosi 10 minuti in più al giorno e percorrendo oltre 1400 passi in più rispetto al solito” . Attività fisica che, spiegano i promotori dell’iniziativa, non deve essere necessariamente svolta camminando ma che può essere eseguita anche facendo pilates o con dieci minuti di cyclette.