Crisi dei consumi: gli italiani non rinunciano al pane fresco
Salute e BenessereSecondo quanto riportato da un'indagine di Databank il nostro paese è in controtendenza rispetto al resto d'Europa
Se c'è un prodotto a cui gli italiani non riescono proprio a rinunciare è il pane fresco a tavola. Questo è uno dei dati dell'indagine Databank che verrà presentata alla fiera di Rimini domenica 22 gennaio.
La ricerca – Si tratta di uno studio economico sui settori della panificazione e della pasticceria che verrà presentato durante il Sigeb e l'A.B.Tech, dall'Associazione Italiana Bakery Ingredients (Aibi) e dall'Associazione Italiana dell'Industria Olearia (Assitol). L'indagine cercherà, come ogni anno, di far luce sui consumi e le tendenze degli italiani rispetto ai prodotti da forno. L'anticipazione del rapporto suggerisce come la preferenza degli italiani per il pane fresco ponga il nostro Paese “in netta controtendenza rispetto all'Europa, nonostante la crisi dei consumi, l'attenzione al regime dietetico e le abitudini alimentari sempre più caratterizzate da tempi ristretti e pranzi fuori casa”.
Gluten free e monoporzioni – Uno dei dati più rilevanti presenti nella ricerca sarebbe quello secondo il quale sta aumentando il numero di consumatori che acquistano prodotti a valore aggiunto: quelli senza glutine o prodotti con farine particolari. Secondo gli esperti saremmo in presenza di un vero e proprio rilancio del pane che sta acquisendo sempre di più le caratteristiche di un prodotto legato alla buona salute e, pertanto, al quale sempre meno persone intendono rinunciare. Le diete degli italiani, però, non sono esenti da dolci: il rapporto specifica come anche per i dolciumi da forno l'imperativo del consumatore italiano sia puntare sulla freschezza e sulla qualità.
Occhio agli sprechi – Un altro dato importante è quello sulla funzione anti-spreco del packaging. Che si tratti di pane o di dolci sono sempre più gli italiani che optano per le monoporzioni e le piccole quantità. L'Italia inoltre è al quarto posto in Europa per ciò che riguarda il mercato complessivo dei prodotti della panificazione, che nella sola Ue vale 137 miliardi di euro, di cui 73 relativi alla produzione di pane.