Incidente Casal Palocco, lo youtuber Matteo Di Pietro ai domiciliari

Lazio

E' indagato per omicidio stradale e lesioni. Era alla guida del suv Lamborghini coinvolto nell'incidente in cui la scorsa settimana è morto un bimbo di 5 anni

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E' stato messo agli arresti domiciliari Matteo Di Pietro, il giovane youtuber alla guida del suv Lamborghini coinvolto nell'incidente in cui è morto un bimbo di 5 anni, a Casal Palocco, Roma. Nello scontro, avvenuto lo scorso 14 giugno, erano rimaste lievemente ferite anche la madre e la sorella minore del bambino. Di Pietro, 20 anni, è indagato per omicidio stradale e lesioni.

Indagini sulla dinamica dell'incidente

La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio degli inquirenti. Lo scontro tra la Smart su cui viaggiava la donna insieme ai figli e il Suv Lamborghini preso a noleggio è avvenuto non lontano dall'asilo frequentato dal piccolo Manuel. L'impatto è stato violento: un frontale con la Smart che si trovava sulla corsia opposta. La madre di Manuel, sentita dagli inquirenti, non è riuscita a fornire elementi utili sulla dinamica in quanto non ricorda nulla di quanto avvenuto. "Ricordo solo le fasi dopo l'incidente, la mia preoccupazione erano i bambini", avrebbe raccontato la donna nel corso dell'audizione davanti al titolare del fascicolo. La procura di Roma ha disposto una serie di consulenze per ricostruire quanto accaduto, con la verifica della velocità a cui viaggiava il Suv preso a noleggio e l'analisi dei cellulari dei cinque ragazzi che erano a bordo. L'obiettivo degli inquirenti è verificare l'esistenza di video, foto o comunicazioni utili alle indagini, soprattutto in relazione all'ipotesi della "sfida" da postare sui social, quella di restare il più a lungo possibile su una supercar.

People continue to leave flowers at the place where the car accident occurred where a 5-year-old child died, in Casal Palocco, Rome, Italy, 16 June 2023.   ANSA/EMANUELE VALERI

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Gli accertamenti

Nel procedimento, al momento, restano al vaglio le posizioni delle quattro persone che erano sul bolide insieme a Di Pietro, tre ragazzi e una ragazza. Nel caso in cui dalle verifiche dovessero emergere video, foto o chat utili alle indagini, per gli altri quattro potrebbero scattare accuse di natura concorsuale. Il nodo da sciogliere è relativo alla 'sfida' sui social che i cinque youtuber, tutti legati al collettivo Theborderline, stavano compiendo da alcuni giorni, girando con il Suv preso a noleggio nelle strade del quartiere a sud della Capitale.

I magistrati di piazzale Clodio, coordinati dall'aggiunto Michele Prestipino, hanno inoltre affidato ai periti l'analisi delle telecamere presenti nel tratto di strada e potrebbero acquisire anche quelle presenti su almeno due bus dell'Atac che transitavano in quel frangente e avrebbero ripreso le fasi dello scontro. Obiettivo degli inquirenti è capire se Di Pietro abbia effettuato sorpassi o manovre azzardate e a quale velocità. I video potrebbero avere immortalato gli istanti precedenti allo schianto: non è escluso che il Suv possa avere sorpassato un auto e un bus dell'Atac prima di scontrarsi con la Smart.

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