Roma, già in migliaia in fila in Campidoglio per camera ardente di Sinisa Mihajlovic

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Molti i tifosi di Lazio e Bologna presenti che stanno entrando nella Sala della Protomoteca, nel pomeriggio arrivata anche Giorgia Meloni

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Un saluto pieno di commozione quello che in tantissimi stanno riservando a Sinisa Mihajlovic, nella Sala Protomoteca del Campidoglio, questa mattina aperta al pubblico per l'ultimo addio all'ex calciatore e allenatore (LE FOTO). Centinaia di persone, dalle prime luci del mattino, si sono messe in fila per entrare nella camera ardente adornata da corone di fiori inviate dalla Fifa e dai suoi ex club come Roma e Lazio. "È un combattente, lo è stato dal primo giorno all'ultimo - ha detto Ignazio La Russa, presidente del Senato, arrivando in Comune - Lui ha dimostrato che questo è possibile. Ha tirato calci di punizione contro le porte avversarie, ma anche contro le avversità della vita, ed erano sempre calci vincenti". Sul feretro sono state deposte anche le sciarpe di Torino e Bologna. Presenti molti tifosi del Milan. Nel pomeriggio è anche arrivato il presidente del consiglio Giorgia Meloni. (L'ULTIMA APPARIZIONE IN PUBBLICO)

La camera ardente

Presenti in prima fila - oltre all'assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport del Comune di Roma, Alessandro Onorato - la moglie dell'ex calciatore, Arianna Rapaccioni, la figlia, il figlio, il fratello e la mamma di Mihajlovic.

Claudio Lotito: "Sinisa esempio di dignità e di forza"

A rendere omaggio a Mihajlovic anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che ha consegnato ai figli le maglie della Lazio con scritto Mihajlovic. "Il ricordo che ho è di un grande amico, di un grande uomo e di un grande padre - dice il presidente dei biancocelesti, in lacrime all'uscita dal Campidoglio - Deve rappresentare l'esempio non solo del calciatore ma dell'uomo. Ha avuto il coraggio di portare avanti una malattia che è stata devastante. Per noi è un esempio di dignità e di forza. Non ha mai fatto trapelare nulla, ha sempre avuto il sorriso. Questo dimostra che è un grande uomo". Conclude parlando di quello che la Lazio farà in nome di Sinisa: "Qualcosa faremo in suo nome. Purtroppo era ammalato ma è peggiorato tutto insieme, penseremo a iniziative per celebrare il suo nome proprio come testimonial della Lazio e del nostro mondo".

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