Fabiana De Angelis era ricoverata in condizioni gravissime in ospedale, dove restano ancora gli altri due feriti
È morta Fabiana De Angelis, una delle donne ferite da Claudio Campiti nella sparatoria avvenuta domenica a Roma in cui sono morte altre tre donne. De Angelis era ricoverata in condizioni gravissime all'ospedale Sant'Andrea di Roma, dove restano ancora gli altri due feriti, Bruna Martelli e Silvio Paganini. Era stata colpita al cranio dalla pistola di Campiti, poi operata e trasferita in rianimazione. Sale a quattro il bilancio delle vittime della sparatoria.
La nota dell'ospedale
"Gli accertamenti diagnostici effettuati in queste ore hanno evidenziato un quadro clinico irreversibile. È stata dichiarata la morte cerebrale della paziente". E' quanto fa sapere la direzione sanitaria dell'ospedale Sant'Andrea, dove la donna era ricoverata, esprimendo "il proprio sentito cordoglio alla famiglia".
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La sparatoria
La mattina di domenica scorsa Campiti, 57 anni, ha sottratto una pistola al poligono di tiro di Tor di Quinto e poi ha fatto irruzione nel gazebo di un bar nella zona di Colle Salario, dove era in corso una riunione dei soci del Consorzio Valleverde, nel Reatino, con il quale da anni era in lite. Ha fatto fuoco, lasciando a terra tre donne e ferendo altre tre persone, tra cui De Angelis. Con sé aveva il passaporto, lo zaino pieno di vestiti e oltre seimila euro in contanti: secondo gli inquirenti progettava la fuga. Questo, e la sottrazione dell'arma dal tiro a segno di cui era appassionato socio da quattro anni, fanno pensare ai magistrati a un delitto premeditato. Che si è compiuto a più di ottanta chilometri da Ascrea, in provincia di Rieti, dall'edificio mai terminato nel cui seminterrato l'uomo si era insediato dopo la separazione dalla moglie. Da quell'alloggio fatiscente e senza allaccio fognario, tramite il suo blog, lanciava accuse dai toni deliranti nei confronti degli altri membri del Consorzio. A suo carico c'erano già delle denunce, a causa delle quali s'era visto respingere la richiesta di porto d'armi.
Gualtieri depone mazzo di fiori
Domenica mattina Campiti con sé aveva un secondo caricatore e ben 170 proiettili: il bilancio delle vittime poteva essere anche peggiore se i condomini stessi, superato lo choc iniziale, non avessero reagito aggredendo l'uomo a loro volta, per disarmarlo. Silvio Paganini, 67 anni, rimasto ferito al volto ma senza gravi conseguenze, è stato personalmente ringraziato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato per il suo coraggio. E, secondo quanto racconta un testimone al 'Messaggero', un ruolo fondamentale nel bloccare il killer l'avrebbe avuto Elisabetta Silenzi - una delle tre vittime assieme a Sabina Sperandio e Nicoletta Golisano - che avrebbe cercato di sorprendere Campiti alle spalle ma sarebbe stata abbattuta a bruciapelo. Oggi il sindaco Gualtieri ha deposto un mazzo di fiori nei pressi del bar, prima di andare in ospedale a visitare una delle donne ferite, l'80enne presidente del Consorzio. Per lei e per le altre persone coinvolte nel delitto, la Regione ha attivato l'assistenza psicologica.