Travolta e uccisa sul GRA, le rivelazioni del supertestimone

Sembra esserci un testimone oculare di quanto accaduto a Alessia Sbal, la 42enne travolta e uccisa sul Grande Raccordo Anulare, vicino allo svincolo Boccea a Roma. Un camionista, F.F. è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso ma secondo quanto emerso dalle indagini, la donna avrebbe chiamato un'amica prima della morte, oltre al 112, denunciando che un camion le tagliava la strada.

Il testimone

Paolo Piccini, di professione cameraman, ha dichiarato a Repubblica di aver assistito a uno scontro tra il tir e la macchina della donna: "Ero sul raccordo, piovigginava. Ero con altre tre persone in auto. La Panda era sulla corsia centrale, il Tir su quella interna. Ricordo che erano molto vicini, quasi accostati. A un certo punto il Tir ha iniziato a andare verso sinistra finendo sulla corsia centrale e sbattendo contro la parte anteriore destra della Panda" ha dichiarato l'uomo. "Sono volati alcuni pezzi di parafango e fanalino, mi sembra, della Panda. La strada era bagnata e non andavamo veloce. Ero accanto alla Panda e ho visto che la donna alla guida era molto arrabbiata dopo lo scontro. Non aveva il cellulare all’orecchio. Ha accelerato di botto, è andata davanti al Tir e ha frenato per farlo fermare. Mi è sembrata una mossa azzardata. Noi tutti dietro abbiamo rallentato e ho visto che Panda e Tir si sono accostati alla corsia di emergenza. Poi siamo andati oltre, non potevo fermarmi".Così sorge il dubbio, ovvero chiarire se ad uccidere la donna sia stato lo stesso tir che ha prima colpito la sua auto: "Non ho visto il momento in cui quella donna è stata travolta - ha aggiungo Piccini -, però mi sembra impossibile che quel camionista non si sia accorto della signora in strada. Soprattutto se, come ho letto, indossava il giubbino catarifrangente. Non è stato un incidente stradale, quell’uomo l’ha uccisa".