Assessora di Ardea partecipa a concorso pubblico, il sindaco: “Doveva fare passo indietro”

Lazio

"Nessun conflitto. Perché mi devo dimettere?", ha detto Luana Ludovici, membro della giunta comunale con delega al personale e all'anagrafe, dopo le polemiche per la sua partecipazione alla preselezione per un bando di concorso per vigili. "Se entrerà in graduatoria per poter essere assunta dovrà rinunciare al suo mandato", ha invece affermato il sindaco Maurizio Cremonini

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Si apre il caso nella giunta di Ardea. È polemica nel comune del litorale romano, guidato dal sindaco di Fratelli d'Italia, Maurizio Cremonini, dopo la partecipazione al concorso per vigili dell'assessora leghista, con delega al personale e all'anagrafe, Luana Ludovici. "Nessun conflitto. Perché mi devo dimettere?", le parole con cui si è difesa Ludovici, che ha superato la preselezione del concorso. Ma il sindaco ha ammesso di vedere inopportunità nel suo gesto: "La legge lo consente ma lei doveva fare un passo indietro". La partecipazione della leghista ha suscitato polemiche anche se il bando, come ribadito da lei stessa, è stato indetto dalla precedente consiliatura.

L'assessora con delega al personale e all'anagrafe di Ardea della Lega, Luana Ludovici, con il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini (Fdi), in una foto tratta dal profilo Facebook della donna.
FACEBOOK LUANA LUDOVICI
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Ludovici: “Nessuna conflittualità”

"Non c'è nessuna conflittualità. Io ci tengo solamente a dire che il bando di concorso è stato approvato il 21 maggio del 2022, sotto alla passata amministrazione e ho partecipato avendo i requisiti richiesti", ha detto Ludovici ricordando di essere "un'ex paracadutista" con il brevetto, una ex "volontaria di leva, e di possedere la patente A. L'assessora si difende inoltre ricordando che, al momento, ha solo partecipato ad una preselezione, in attesa di compiere i vari test scritti e la prova fisica. Insomma, Ludovici ribadisce che tutto è stato eseguito secondo la legge e che per questo non capisce tutta "questa cattiveria" esplosa contro di lei. "Vista la mia partecipazione per evitare ipotetici conflitti di interessi è stata anche nominata una commissione esterna con la presenza, per la prima volta, di un incaricato della Regione Lazio", ha spiegato. Ludovici ha quindi aggiunto di aver rimesso "subito la delega al personale al sindaco". Rimane quella dell'Anagrafe ma per Ludovici "non c'è scritto" in nessuna legge di dovere "rimettere le sue deleghe" o lasciare l'incarico. In ogni caso, Ludovici dice che della vicenda dovrà parlarne con il partito e "chiedere" a loro, ribadendo però la sua contrarietà in merito alla polemica che l'ha investita. "Io mi sarei anche dimessa volendo, ma perché mi devo dimettere se nemmeno so se ho passato la selezione?". Il sindaco Cremonini in effetti ricorda che Ludovici non ha infranto nessuna legge. Il nodo che resterebbe da sciogliere però "sarebbe etico e politico". "Sotto l'aspetto etico - aggiunge il sindaco - posso essere d'accordo con chi protesta ma l'amministrazione garantisce il massimo della trasparenza". E promette: "Se l'assessora in questione entrerà in graduatoria per poter essere assunta dovrà rinunciare al suo mandato".

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