L'uomo, già destinatario di un provvedimento di allontanamento dalla ex coniuge e dai figli nel 2015, terminate le formalità di rito, è stato arrestato e condotto presso il proprio domicilio, a disposizione dell'autorità giudiziaria
Ad Ardea, in provincia di Roma, i carabinieri hanno arrestato un uomo di 48 anni gravemente indiziato del reato di atti persecutori. Nella tarda mattinata di ieri, l'uomo si è recato per l'ennesima volta sul luogo di lavoro della ex compagna, minacciandola di morte e tentando di accedere all'interno della struttura ove la stessa stava espletando la sua attività professionale.
L'allarme
La donna, temendo per la propria incolumità, ha chiamato il 112, consentendo l'intervento immediato di una pattuglia dell'Arma. La donna ha poi raccontato ai militari che dai primi giorni del mese di novembre, la loro relazione era terminata a seguito di una violenta lite, sia verbale che fisica, dovuta a motivi di gelosia da parte dell'uomo. Nei giorni successivi, la donna ha continuato ad avere la sensazione di essere seguita e, in qualche circostanza, ha notato l'ex compagno aggirarsi nei luoghi solitamente frequentati da lei. Per questi motivi, era stata costretta a cambiare abitudini di vita, per evitare di correre il rischio di incontrarlo per strada, e sperando che l'ex terminasse le sue condotte persecutorie, reiterate nel tempo. Purtroppo ciò non è bastato ed è risultato necessario l'intervento dei carabinieri. L'uomo, già destinatario di un provvedimento di allontanamento dalla ex coniuge e dai figli nel 2015, terminate le formalità di rito, è stato arrestato e condotto presso il proprio domicilio, a disposizione dell'autorità giudiziaria.