A causa delle gravi ferite riportate la piccola si trova in stato di coma vegetativo. La prossima udienza è prevista il 26 settembre quando verrà ascoltata l'altra imputata
"Non ho visto nessuno mentre mi avvicinavo al parcheggio dell'asilo. Sono entrata con l'auto toccando la siepe. Ho fatto il giro intorno all'albero per mettermi in posizione di uscita. Una volta fermata la macchina ho visto che nei pressi del cancello c'era un fagotto rosa in terra. Mi sono avvicinata e ho riconosciuto la piccola". Questo è quanto ha ribadito davanti ai giudici del tribunale di Velletri, Chiara Colonnelli, imputata per lesioni gravissime nel processo relativo alla vicenda di Lavinia, la bimba di 16 mesi che il 7 agosto del 2018 venne investita mentre gattonava nel parcheggio di un asilo del centro dei Castelli Romani.
Le dichiarazioni
A causa delle gravi ferite riportate la piccola si trova in stato di coma vegetativo. "In un primo momento ho capito che l'avevo investita, anche se poi ho avuto dei dubbi. Non si muoveva - ha aggiunto l'imputata -. Non c'era nessuno. Ho urlato chiamando la maestra Rocca all'interno dell'asilo e poi siamo corse al pronto soccorso". Per questa vicenda è imputata anche la maestra Francesca Rocca accusata di abbandono di minore. Anche quest'ultima doveva essere sentita ieri al processo ma ha mandato alla corte un certificato medico affermando di non stare bene e di trovarsi al pronto soccorso. A margine dell'udienza è intervenuta la mamma di Lavinia, Lara Liotta. "Il malore della maestra? Me lo aspettavo in cuor mio tanto quanto sapevo che l'investitrice avrebbe parlato, raccontando ciò che aveva da dire sul quel maledetto giorno. Il vero malessere resterà sempre e soltanto quello di mia figlia", ha detto la donna. La prossima udienza è prevista il 26 settembre quando verrà ascoltata l'altra imputata.