Rifiuti, Gualtieri: 15 ottobre via libera definitivo a piano Roma

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"Contestualmente saranno pubblicate le procedure di gara, per le manifestazioni di interesse di chi si vorrà candidare a realizzare gli impianti", ha detto il primo cittadino

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"Nella veste di commissario straordinario di Governo Giubileo 2025 emetterò una ordinanza che prenderà il Piano rifiuti come base, e con questa entro e non oltre il 12 agosto avvierò la Vas (valutazione ambientale strategica ndr)". Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presentando il Piano straordinario per i rifiuti della Capitale. "Daremo come termine per le osservazioni, dal 12 agosto al 30 settembre. Dal 30 settembre al 15 ottobre ci sarà la fase di revisione delle osservazioni. Il piano definitivo sarà quindi approvato con l'ordinanza del commissario straordinario, il 15 ottobre. Contestualmente saranno pubblicate le procedure di gara, per le manifestazioni di interesse di chi si vorrà candidare a realizzare gli impianti". 

La differenziata

Sulla raccolta differenziata Roma è "al 45,2, un dato nettamente inferiore rispetto alla media nazionale del 61,3. Siamo inefficienti nello intercettare plastica, vetro, materiali ferrosi e organico", ha aggiunto il primo cittadino. E ancora: "Il 91 percento dei rifiuti" che produciamo "vengono trattati da impianti non pubblici e non a Roma. La quota che va in discarica è molto alta, quella che va in valorizzazione energetica molto bassa". Infine, per elaborare il piano rifiuti di Roma "abbiamo studiato molto i piani della Lombardia e dell'Emilia Romagna che sono i più avanzati". Ottimistiche le stime: "Roma vedrà una riduzione dei rifiuti dell'8,3 % al 2030". La produzione dei rifiuti a Roma passerà da 1.690.000 tonnellate annue del 2019 a 1.550.000 nel 2030 e a 1.520.000 tonnellate nel 2035". Contestualmente l'obiettivo è "portare la raccolta differenziata di Roma oggi al 45,2 % al 65 % nel 2030 e al 70 % nel 2035", ha concluso.

"Il 38% dei rifiuti di Roma vanno in termovalorizzatori"

Infine: "Il 38% dei rifiuti di Roma va a valorizzazione energetica, in termovalorizzatori. Una quota non bassissima, con problemi di costi e di emissioni collegati ai trasporti". Per quanto riguarda la parte impiantistica, il piano rifiuti di Roma "si basa su cinque strutture principali: due impianti di biodigestione anaerobica per l'organico da 100 mila tonnellate annue ciascuno; due impianti di selezione delle frazioni secche, carta e plastica, da 100 mila tonnellate ciascuno; un termovalorizzatore" dove andrà il rifiuto "indifferenziato che non richiederà un passaggio negli impianti pre-trattamento, in Tmb, da 600 mila tonnellate annue, e userà le tecnologie più avanzate per la riduzione e controllo delle emissioni ma anche per il riciclo delle ceneri".

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