Cronaca
Roma, incendio a Centocelle: avviata indagine. FOTO
Il 9 luglio si è sviluppato il quarto grande rogo nella Capitale. Le fiamme, partite da un deposito, hanno suscitato allarme per le esplosioni e per la densa nube di fumo che ha avvolto l'intera zona e anche i vicini palazzi. La Procura non esclude alcuna pista. Il sindaco Gualtieri conferma che per alcuni incendi è stato accertato il dolo: “Andremo avanti con gli impianti per i rifiuti. Non ci faremo intimidire'. L’assessora Alfonsi: c'è di mezzo 'la filiera dei rifiuti'
La Procura ha aperto un’indagine sull'incendio del 9 luglio a Roma, il quarto grande rogo in meno di un mese: stavolta le fiamme sono partite dal deposito di un'autodemolizione vicino al Parco di Centocelle, nella periferia est della Capitale, e hanno suscitato allarme per le esplosioni e per la densa nube di fumo che ha avvolto l'intera zona e anche i palazzi vicini. "Nessuna pista è esclusa, ovviamente neanche quella dolosa", ha detto il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, che ha confermato che per alcuni incendi è stato già accertato il dolo
“Andremo avanti con gli impianti per i rifiuti. Non ci faremo intimidire”, ha aggiunto il primo cittadino. La Procura di Roma ha spiegato che non si esclude alcuna pista. Al momento chi indaga "non può escludere nulla" anche se, in base a quanto si apprende, è troppo presto per ipotizzare moventi mafiosi. È intervenuta anche l'assessora comunale all'Ambiente Sabrina Alfonsi. "Se il movente è di stampo mafioso non possiamo dirlo. Il tema è che in quasi tutti gli incendi c'è di mezzo la filiera dei rifiuti", ha detto
"La zona da dove è partito l'incendio era stata sgomberata non più di un mese e mezzo fa e c'era un'area di smistamento dei rifiuti. Da qui è divampato il rogo, le fiamme hanno seguito la linea di questi rifiuti per arrivate poi agli auto demolitori", ha aggiunto Alfonsi. Oltre ai Vigili del fuoco con 50 mezzi, sono intervenuti rinforzi da tutto il Lazio e da altre 5 regioni per domare le fiamme, alimentate dal vento. In azione anche il "Dragon x 6", l'automezzo idroschiuma aeroportuale che era già stato importante per domare il rogo a Malagrotta del 15 giugno