Bambino ucciso a Vetralla, padre condannato all'ergastolo

Lazio
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Lo ha deciso la corte d'assise di Viterbo accogliendo l'impianto accusatorio della procura, che aveva chiesto tale condanna dopo due ore di requisitoria. Nei confronti dell'imputato l'accusa era di omicidio volontario pluriaggravato

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È stato condannato all'ergastolo Mirko Tomkow, il muratore 45enne d'origine polacca che lo scorso 16 novembre a Vetralla, in provincia di Viterbo, ha ucciso il figlio Matias di 10 anni. Lo ha deciso la corte d'assise di Viterbo accogliendo l'impianto accusatorio della procura, che con il pm Paola Conti aveva chiesto tale condanna dopo due ore di requisitoria. Nei confronti dell'imputato l'accusa era di omicidio volontario pluriaggravato.

L'omicidio

Il bambino venne ucciso con una coltellata, poco dopo essere tornato da scuola, in un appartamento all'interno di una palazzina di due piani. A ritrovare il corpo senza vita nella camera da letto era stata la madre una volta rientrata a casa. Il padre si trovava in un'altra stanza. Stando a quanto ricostruito, il 44enne si allontanò da un ospedale di roma dove era ricoverato per Covid per recarsi in casa quando il bimbo era da solo. L'uomo aveva un divieto di avvicinamento alla famiglia. Dopo l'arresto, l'uomo venne ricoverato in codice rosso, in stato di incoscienza.

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