Roma, "bonus" ai nomadi per trovare casa e lasciare campi rom

Lazio

Il Comune di Roma ha varato un programma per chiudere tre campi rom. Come riportato dal Messaggero, il piano prevederebbe sostegni economici fino a 10mila euro per aiutare gli occupanti a trovare un'abitazione e favorire il loro inserimento in società

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Il Comune di Roma ha varato un programma che punta a chiudere tre campi nomadi - Candoni, Salviati e Lombroso - entro il 31 dicembre e inserire in società gli attuali abitanti. Come riportato dal Messaggero, il piano prevederebbe anche sostegni economici, fino a diecimila euro, per aiutare gli occupanti a trovare una casa, oltre alla regolarizzazione dei documenti di soggiorno e di residenza, all'inserimento nel mondo del lavoro e alla scolarizzazione dei bambini.

Il piano

“Orientamento, consulenza e informazione per l'accesso al mercato del lavoro”, “tirocini e corsi di formazione” e “laboratori educativi e di apprendimento e sviluppo di abilità professionali dedicati agli adolescenti e ai giovani adulti”, sono alcune delle iniziative previste dal Campidoglio e volte a facilitare l’inserimento in società degli attuali abitanti dei campi rom. Per l'inclusione lavorativa - riporta ancora il quotidiano romano - sono previsti contributi, fino a un massimo di cinquemila euro per ogni nucleo familiare, destinati, tra le altre cose, all’avvio di piccole realtà imprenditoriali, mentre per ottenere il sostegno abitativo è necessaria “la sottoscrizione e la registrazione del contratto di locazione per alloggi singoli o in coabitazione e sarà erogato direttamente ai proprietari degli immobili locati”, per un importo massimo di 800 euro al mese. L'obiettivo dell'amministrazione comunale è chiudere i sei i principali campi formali ancora abitati - oltre ai tre citati sopra, Gordiani, parte di Castel Romano, Salone - e altrettanti informali, per un totale di circa seimila nomadi presenti in città.

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