Fondi, 13enne morta dopo aver mangiato un panino: aperta un'indagine

Lazio

Il fascicolo per la morte di Martina Quadrino è stato aperto a carico di ignoti. "La complessità dell'accertamento richiesto al medico legale non permette allo stato di avanzare ipotesi certe sulla causa che ha portato al decesso”, precisano i magistrati in una nota

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La Procura di Latina ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti in relazione alla morte della 13enne Martina Quadrino, deceduta giovedì sera a Fondi (Latina) in seguito a un malore dopo aver mangiato un panino. Per accertare le cause della morte della ragazzina, i pm hanno disposto l’autopsia sulla salma, affidata alla dottoressa Maria Cristina Setacci, che si è svolta sabato pomeriggio.

La Procura: “Non è possibile avanzare ipotesi certe”

"La complessità dell'accertamento richiesto al medico legale non permette allo stato di avanzare ipotesi certe sulla causa che ha portato al decesso di Martina, essendo necessario a tal fine attendere l'esito di esami ed accertamenti che la dottoressa Setacci ha avviato a seguito dell'espletamento dell'autopsia", precisa la Procura di Velletri in una nota. Altri accertamenti sono volti a verificare se la ragazzina soffrisse di allergie e intolleranze.

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I risultati dell'autopsia sul corpo della 13enne

Due immagini di Martina Quadrini tratte dal profilo Facebook di Aurora Quadrino. Non ce l'ha fatta Martina Quadrino, la tredicenne morta per aver mangiato un panino col salame il 14 aprile scorso. Gli inquirenti  non escludono che il decesso sia dovuto ad uno shock anafilattico. Su questo punto, però, le risposte arriveranno dagli esami autoptici che inizieranno oggi pomeriggio: da alcune verifiche sarebbe emerso però che Martina avesse delle allergie. 
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Le indagini sulla morte della 13enne

Intanto, i carabinieri che indagano sulla vicenda hanno ricostruito le ultime ore della giovane, per verificare se abbia assunto cibi o bevande che possano aver contribuito a causarne la morte anche in relazione alla sussistenza di allergie, note o meno. Proprio quella dello shock anafilattico scatenato da un alimento contenuto nel panino è infatti stata la prima pista seguita dagli investigatori.

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