Mons. Paglia a Sky TG24: "Strano dare armi a ucraini e allo stesso tempo soldi ai russi”

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Secondo il presidente della Pontificia accademia per la vita, la risposta europea al conflitto è stata "troppo graduale e debole, anche sulle sanzioni"

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“Fermate la guerra”. È questo l’appello che monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, ha voluto lanciare durante il suo intervento in diretta, questa mattina, su Sky TG24. “Non serve a nulla, peggiora tutto”, ha poi aggiunto. Paglia ha poi parlato della risposta europea al conflitto in Ucraina: “È stata troppo graduale e debole a mio avviso, anche sulle sanzioni. Non son un esperto, ma d’istinto vorrei dire che è strano dare le armi agli ucraini e continuare a pagare il gas che ci arriva ai russi”, ha dichiarato. Servirebbe “un blocco totale del gas russo: abbiamo delle scorte, regoliamone il flusso e stiamo un po' al freddo anche noi. Putin deve sentire drastico il no alla fornitura. Forse questo, che richiede un grande coraggio e una compattezza di tutta l’Europa, potrebbe essere quel colpo più duro che può, in qualche modo, bloccare maggiormente l’arroganza di Putin". (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - I VIDEO DEGLI INVIATI - LO SPECIALE - LA MAPPA DEI PROFUGHI)

“Siamo sull’orlo dell’abisso”

Secondo monisgnor Paglia “siamo sull’orlo dell’abisso. Questo è pericolosissimo, gli stessi attacchi alle centrali nucleari per quanto precisi possano essere, o qualsiasi altra azione militare ci può portare indubbiamente a un conflitto mondiale".

Infine, per quanto riguarda il ruolo del Vaticano, “purtroppo - ha spiegato Paglia - in quelle terre noi paghiamo lo scotto delle divisioni interne tra i cristiani. Se ci fosse una unione tra tutti i responsabili delle comunità cristiane ci saarebbe stato un freno al conflitto particolarmente importante. Purtroppo questo non c’è. Il papa ha già compiuto alcuni gesti straordinari. Ci auguriamo che qualcosa ancora possa essere fatto, ma il Vaticano, in questo momento, più che sul piano della diplomazia, visto che si richiedono scelte robuste e forti, può favorire, e sta favorendo, gli incontri tra tutti. Penso anche alla bellissima manifestazione che coinvolge cristiani, l’Europa tutta e soprattutto i Paesi limitrofi all’Ucraina, nell’accoglienza ai profughi. Ecco, questa è una bella testimonianza ed ha una sua forza”.

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