Sono scattate questa mattina nell’ambito di un’indagine per riciclaggio aperta dalla procura di Sassari e relativa a fondi che dallo Ior e dalla Cei sarebbero finiti a Enti facenti capo a parenti e amici dell'ex sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana
Diverse perquisizioni sono scattate questa mattina nell'ambito di un'indagine per riciclaggio aperta dalla procura di Sassari e relativa a fondi che dallo Ior e dalla Cei sarebbero finiti a Enti facenti capo a parenti e amici dell'ex sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana, il cardinale Angelo Becciu.
Le perquisizioni
Le perquisizioni, eseguite dalla Guardia di Finanza, sono scattate a Roma e a Ozieri, Pattada e Bono, in provincia di Sassari, nei confronti dei beneficiari dei fondi e di persone a loro collegate all'esito di una rogatoria in Vaticano.
I legali: “Cardinale estraneo iniziative diocesi e altri enti”
"Siamo massimamente sereni. Il Cardinale, ancorché del tutto estrano alle iniziative ed alla gestione assunte dalla Diocesi e dagli enti assistenziali, ha sempre agito condividendone le finalità umanitarie perseguite meritoriamente nel tempo. Sulla scorta delle conclusioni degli investigatori vaticani - che riteniamo platealmente infondate - la Procura di Sassari ha assunto una iniziativa consequenziale, avente ad oggetto i medesimi fatti che, va ricordato, dovranno ancora essere esaminati dal Tribunale vaticano". È quanto dichiarano all'ANSA gli avvocati Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, difensori del cardinale Angelo Becciu nel processo in corso in Vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato, in merito alle perquisizioni odierne.