Montecitorio, ritrovato cappotto "rubato" alla senatrice Leone durante elezione Mattarella

Risolto il "giallo" del cappotto rubato alla senatrice Cinzia Leone durante le votazioni per il Quirinale. In realtà il soprabito, che è stato ritrovato, secondo quanto ha appreso l'Adnkronos non era stato preso da nessuno ma era scivolato dietro uno dei divanetti del Transatlantico, a Montecitorio, dove era stato lasciato prima di entrare in Aula a votare.

La vicenda

Era stata la stessa parlamentare pentastellata a raccontare l'episodio in un accorato post su Facebook, nel quale si era detta "indignata". "Premesso che in Aula non è consentito entrare con il cappotto, lo lasciai, giusto il tempo della votazione, su di uno dei divani nel Transatlantico", scriveva affranta Leone, postando una foto che la ritraeva con addosso il prezioso indumento. "Ebbene - sono sempre le parole della senatrice - il cappotto non l'ho trovato laddove lo lasciai, dopo il voto, al che iniziai a controllare nei vari divani (sic) ma niente. Ho sperato che qualcuno lo avesse preso involontariamente e che a breve giro lo avrebbe fatto rinvenire al guardaroba. Sono trascorsi giorni, ma mi è stato confermato che nessuno ha fatto pervenire il mio cappotto". Poi aveva aggiunto: "Provo profonda tristezza poiché pur comprendendo che era un cappotto di buona manifattura e un apprezzato brand L. Spagnoli, quel qualcuno lo ha rubato", si era sfogata la parlamentare: "Impensabile in un ambiente frequentato da senatori, deputati, commessi, giornalisti".

La richiesta di scuse di Cirielli

A confermare la notizia del ritrovamento è stato il questore-deputato di Fdi, Edmondo Cirielli, che parlando con l'Adnkronos ha invitato la parlamentare grillina a scusarsi con l'amministrazione della Camera: "Ci aspettiamo che la senatrice chieda scusa alla Camera e che in futuro usi gli spazi appositi per lasciare il cappotto e non sui divani che sono fatti per altro...".