![A Roma il funerale di Lina Wertmuller](https://videoplatform.sky.it/still/2021/12/11/1639234431659_error-a-roma-il-funerale-di-lina-wertmuller_videostill_1.jpg)
I funerali si celebrano alla Chiesa degli Artisti. "Sarebbe bello se Roma dedicasse a mamma una piazza o un teatro o un cinema", ha detto ieri, giorno della camera ardente in Campidoglio, Maria Zulima Job, figlia della cineasta
È arrivato tra gli applausi e la commozione della folla presente all'esterno della Chiesa degli Artisti il feretro di Lina Wertmuller, la regista scomparsa due giorni fa a 93 anni (LA FOTOSTORIA). Tra i primi a giungere è stata la figlia adottiva Maria Zulima Job, accompagnata dai famigliari e dagli amici più stretti. Ai funerali sono presenti anche Giancarlo Giannini ("Lina era una grande donna e una grande regista, senza di lei non avrei fatto nulla"), Giuliana De Sio, Domenico De Masi, Caterina D'Amico, Yari Gugliucci, Marina Cicogna, Cinzia Th Torrini, Elisabetta Villaggio, figlia di Paolo. Fra le tante corone all'ingresso della chiesa, ci sono quelle di Guido Lombardo, della Titanus e di Roma Capitale. All'uscita del feretro, come all'entrata, l'applauso della folla in piazza, che si è unito a quello di amici e famigliari della regista. A renderle omaggio, fra gli altri, anche Leopoldo Mastelloni e Duilio Giammaria.
![](https://static.sky.it/editorialimages/95c6fbf49b046d0bf15b20c0f0c6b2ae3c0cda4b/skytg24/it/roma/2021/12/11/lina-wertmuller-funerali-roma/lina-wertmuller-funerali-ansa2.jpeg)
L'appello della figlia
"Sarebbe bello se Roma dedicasse a mamma una piazza o un teatro o un cinema", ha detto ieri, giorno della camera ardente (FOTO) in Campidoglio, Maria Zulima Job.
"Oggi la ricordiamo, facciamolo senza nessuna retorica - ha detto Giuliana De Sio al suo arrivo -. Ieri abbiamo anche cantato alla camera ardente. Siamo sereni. Lina se n'è andata bene senza soffrire, ha vissuto libera come ha voluto. Dobbiamo festeggiarla".
![](https://static.sky.it/editorialimages/60520371b195374a07d06cb2b7cfc84ab3fe4a1c/skytg24/it/roma/2021/12/11/lina-wertmuller-funerali-roma/linea-wertmuller-funerali-ansa.jpeg)
I funerali
I versi di una poesia amata da Lina Wertmuller, "La goccia", "che voglio leggere come un regalo da parte del suo grande amore Enrico Job" concludono l'omaggio di Giancarlo Giannini durante i funerali della grande cineasta, alla Chiesa degli Artisti a Roma. L'attore, dopo la messa celebrata da Don Walter Insero, rettore della Chiesa degli Artisti e amico della regista, è intervenuto per ricordarla insieme a Rita Pavone, Massimo Wertmuller, Caterina d'Amico e Antonio Petruzzi, attore nel primo film di Lina Wertmuller, I basilischi.
Il ricordo di Giancarlo Giannini e Rita Pavone
"La conoscevo da 60 anni, con lei ho fatto i miei film più belli, mi ha forgiato, sono stato il suo pongo, senza di lei avrei continuato a fare il perito elettronico" spiega Giannini, salito sul presbiterio tenendo stretta una commossa Rita Pavone. "È stata la mia mamma artistica - dice la cantante -. Mi ha portato a fare cose che mai avrei pensato di poter fare. Era frizzante e spumeggiante con un carattere che adoravo" aggiunge, ricordando qualche aneddoto delle riprese de Il giornalino di Gian Burrasca. il nipote della regista Massimo Wertmuller ha unito commozione e humour, rievocando anche il modo deciso e il linguaggio a volte colorito utilizzato della cineasta sul set: "Da una parte piango mia zia, che si porta via tutti i miei ricordi belli di famiglia. Poi si piange il genio che ho avuto la fortuna di avere dentro casa - sottolinea l'attore che ha concluso la cerimonia leggendo la preghiera degli artisti -. Io cara Lina avrei voluto avere anche una cellula sola con l'occhialetto bianco, non è andata così. Oggi per me e Maria (la figlia adottiva della cineasta, ndr) si apre una voragine che non si colmerà".