Green Pass, protesta consigliere Lazio davanti a consolato Svezia: "Chiedo asilo politico"

Lazio

Insieme alla deputata del Gruppo Misto, Sara Cunial, Davide Barillari ha chiesto "un'interlocuzione diretta con l'ambasciatore per denunciare i crimini contro l'umanità che stanno avvenendo in Italia"

Dopo aver occupato il consiglio regionale del Lazio ieri nella giornata che segnava l'entrata in vigore dell'obbligo di Green Pass sul posto di lavoro, prosegue la protesta del consigliere regionale Davide Barillari, ex Movimento 5 Stelle e no vax, che si è recato davanti al consolato svedese per "chiedere asilo politico". Insieme a lui la deputata del Gruppo Misto Sara Cunial.

Barillari: "Chiedo asilo politico"

"Ci hanno obbligato ad uscire perché, guarda caso, hanno scovato proprio ieri pomeriggio un dipendente regionale vaccinato con Green Pass positivo al Covid, e dovevano procedere ad una sanificazione straordinaria urgente - ha scritto Barillari sui social -. Tv e giornalini che sono corsi ieri a urlare 'occupazione dei no vax della regione Lazio' non hanno detto una sola parola sul positivo vaccinato. Zingaretti dovrebbe solo vergognarsi. Ora siamo al consolato svedese a chiedere asilo politico".

Davide Barillari - ©Ansa

La protesta al consiglio regionale

Ieri per tutto il giorno il consigliere e la deputata si sono asserragliati negli uffici del consiglio regionale del Lazio con lo slogan "Resistere per esistere", per ribellarsi alla "schiavitù del green pass". Poi in serata, si è appreso, hanno lasciato ufficio.

Cunial: "Abbiamo chiesto interlocuzione diretta con l'ambasciatore"

"Abbiamo chiesto asilo politico all'ambasciata svedese - spiega Cunial - e lo faremo anche a tutti gli altri Paesi che ancora possono dirsi democratici. In Italia non sono più riconosciuti i diritti fondamentali dell'uomo, il diritto alla salute, al lavoro, allo studio, alla casa. Per questo chiediamo asilo come rifugiati. Qui non ci sentiamo più tutelati da uno Stato che si è dimostrato regime ostile ai cittadini e alla Costituzione".

"Abbiamo anche chiesto - aggiunge insieme a Barillari - un'interlocuzione diretta con l'ambasciatore per denunciare i crimini contro l'umanità che stanno avvenendo in Italia".

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