Youth4Climate, papa Francesco ringrazia i giovani: “Mettete in crisi gli adulti”

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Il pontefice ha rivolto un videomessaggio ai partecipanti alla conferenza in corso a Milano in vista della Cop 26: “Accompagno il vostro cammino e vi incoraggio a portare avanti il lavoro per il bene dell’umanità. È il momento di prendere decisioni sagge per il futuro del pianeta”

Il Papa ringrazia i giovani impegnati nella Youth4Climate in corso in questi giorni al Mico di Milano in vista della Cop 26 (SEGUI LO SPECIALE). "Desidero ringraziarvi - afferma il Santo Padre in un videomessaggio rivolto ai partecipanti alla conferenza sul clima - per i sogni e i progetti di bene che voi avete e per il fatto che vi preoccupate tanto delle relazioni umane quanto della cura dell'ambiente. Grazie. È una preoccupazione che fa bene a tutti. Questa visione è capace di mettere in crisi il mondo degli adulti, poiché rivela il fatto che non solo siete preparati all'azione, ma siete anche disponibili all'ascolto paziente, al dialogo costruttivo e alla comprensione reciproca”. Poi aggiunge: “Accompagno il vostro cammino e vi incoraggio a portare avanti il lavoro per il bene dell’umanità”.

Il messaggio di papa Francesco

Papa Francesco invita quindi tutti i giovani impegnati nella conferenza "a unire gli sforzi mediante un'ampia alleanza educativa per formare generazioni salde nel bene, mature, capaci di superare le frammentazioni e di ricostruire il tessuto delle relazioni di modo che possiamo giungere a una umanità più fraterna. Si dice che siete il futuro, ma in queste cose - sottolinea il pontefice - siete il presente, siete quelli che stanno costruendo oggi, nel presente, il futuro”. Infine, il Santo Padre chiede ai giovani di prendere decisioni "sagge" per il futuro del pianeta: ”Attraverso idee e progetti comuni si potranno trovare soluzioni che superino la povertà energetica - dice ancora nel videomessaggio - e che pongano la cura dei beni comuni al centro delle politiche nazionali e internazionali, favorendo la produzione sostenibile, l'economia circolare, la messa in comune delle tecnologie adeguate. È il momento di prendere decisioni sagge - è l'appello del pontefice - affinché si sappiano valorizzare le molte esperienze acquisite negli ultimi anni, al fine di rendere possibile una cultura della cura, una cultura del condividere responsabile".

Il Papa: “Non c'è più tempo”

"Non c'è più tempo per aspettare, bisogna agire. Ogni strumento che rispetti i diritti umani e i principi della democrazia e dello stato di diritto, valori fondamentali del Consiglio d'Europa, può risultare utile per affrontare questa sfida globale", ha aggiunto il Pontefice. "Agiamo con speranza, coraggio e volontà, prendendo decisioni concrete. Non possono essere rimandate a domani, se hanno come fine quello di proteggere la casa comune e la dignità di ogni essere umano". "Certamente questa crisi ecologica, che è una sola e complessa crisi socio-ambientale, ci invita – ha proseguito Papa Francesco nel messaggio al Consiglio d'Europa - a un dialogo interdisciplinare e operativo a tutti i livelli, da quello locale a quello internazionale, ma pure a una responsabilità individuale oltre che collettiva. Si dovrebbe quindi parlare anche dei doveri di ogni essere umano per vivere in un ambiente sano, salutare e sostenibile. Invece, quando parliamo solo di diritti pensiamo unicamente a ciò che è a noi dovuto. Dobbiamo pensare anche alla responsabilità che abbiamo verso le generazioni future, e al mondo che vogliamo lasciare ai nostri bambini e ai nostri giovani".

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