Così il commissario generale di sezione per l’Italia a Expo 2020: “La candidatura conferma l’importanza della presenza italiana a Dubai. Per il 2030 sono molto fiducioso, l'Italia può raccogliere diversi consensi”
La candidatura di Roma Capitale a ospitare l’Esposizione Universale del 2030, annunciata ieri dal premier Mario Draghi, “conferma l’importanza della presenza dell’Italia a Dubai e ci responsabilizza molto, perché fa sì che l’Expo di Dubai sia un trampolino verso la candidatura del 2030”. A dirlo è Paolo Glisenti commissario generale di sezione per l’Italia a Expo 2020 Dubai, intervenuto in diretta a Sky TG24. “È una grande responsabilità - ribadisce - e conferma, come ha detto il presidente Draghi, che i grandi eventi sono un motore di sviluppo territoriale. Lo fu per Milano e lo sarà per Dubai, Osaka e Roma”.
Quali chance per Roma
Per Glisenti, la presenza italiana a Expo 2020 deve essere utilizzata come “piattaforma diplomatica per lanciare la campagna di candidatura. Credo che la qualità della nostra partecipazione - spiega - sarà un elemento importante per raccogliere accordi, consensi e relazioni che possano appoggiare e portare al successo la candidatura di Roma”. Il commissario sottolinea poi come queste campagna siano “molto competitive, ma hanno valore in sé, sono un momento di progettazione e rigenerazione urbana, che possono influire molto positivamente indipendentemente dall’esito finale”.
Infine, alla domanda su quante chance ha l’Italia di aggiudicarsi Expo 2030, Glisenti risponde: “Do delle chance molto alte, penso che l'Italia e Roma siano oggi un brand di grandissima attrattiva. Credo che l’Italia sia al centro di un corridoio diplomatico, da est a ovest e dalla sponda nord alla sponda sud del Mediterraneo, dove raccogliere diversi consensi. Sono molto fiducioso”, conclude.