L'avvistamento è stato fatta a Montemario, l'asilo nido sorge all'ingresso del parco dell'Insugherata. Il ministro Patuanelli: “Le norme ci sono, vanno applicate”
Ancora una famiglia di cinghiali è stata vista per le strade della Capitale, l'avvistamento, papà, mamma e cuccioli al seguito, è stato fatto davanti ad un asilo nido a Montemario. L'istituto sorge all'ingresso del parco dell'Insugherata, una riserva dove si trovano i cinghiali. Tanta l'ironia sul web dopo gli ultimi due avvistamenti sempre a Roma Nord, una zona di Roma dove non è infrequente il passaggio di questi animali.
I residenti: “Siamo stanchi e spaventati”
'"Hanno filmato una cosa che noi conosciamo bene da più di otto anni", dice con espressione stanca un abitante del quartiere a proposito del video di una quindicina di cinghiali che si aggira in via Trionfale a Roma in pieno giorno, costituendo un rischio serio per chi guida in quel tratto di strada particolarmente trafficato. "Gli animali si sono stabiliti in un parco privato in via Taverna, immediatamente accanto a un asilo nido e a una scuola media e quasi ogni giorno si spostano tra le zone verdi circostanti, in cerca di cibo nella spazzatura - spiega una signora - Io ho molta paura di vedermeli spuntare davanti la mattina quando accompagno i bambini a scuola". I cinghiali non si limitano a girare per le strade, spesso succede che la ricerca di cibo li spinga anche all'interno di strutture e condomini: alcuni residenti raccontando di essersi ritrovati più volte a dover cacciare i cinghiali dal proprio giardino condominiale o addirittura dal cortile della scuola media Stefanelli. E la situazione sarebbe peggiorata molto nell'ultimo anno. "Ho visto due volte intervenire la polizia municipale dopo le nostre ripetute chiamate, ma si sono limitati a ricacciarli verso il parco, niente di più", spiega un residente
Patuanelli: “Le norme ci sono, vanno applicate”
"Si tratta di un'emergenza molto sentita in tutto il Paese magari fosse sentita nel solo Comune di Roma ma purtroppo non è così. È un problema che tutti gli assessori regionali, tutte le associazioni di categoria di tutte le regioni mi segnalano quotidianamente. Allora non credo che per ogni problema di questo Paese serva una nuova norma. Basterebbe applicare le norme che ci sono e mi riferisco al fatto che le regioni possono provvedere al contenimento della popolazione dei cinghiali", con piani di prelievo selettivo senza limiti temporali, ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli rispondendo a due interrogazioni, Lega e Fi, al Question time alla Camera. Inoltre, ha riferito Patuanelli, con una nota congiunta dello scorso 21 aprile "i ministri della Salute, della Transizione ecologica e delle Politiche agricole è stato trasmesso alle Regioni un documento tecnico di indirizzo anche sulla gestione del cinghiale per fornire un supporto specifico nella redazione e nell'aggiornamento dei singoli piani di gestione sugli ungulati". "Credo che la banalizzazione politica che mette contro gli animalisti e chi vuole un'arma a tutti gli agricoltori non consente un approccio reale e concreto alla soluzione di un problema che c'è. Io sono il primo a dire che la fauna selvatica è una proprietà dello Stato e non possiamo consentire che un bene dello Stato crei danno al privato", ha concluso Patuanelli.