Roma: Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti, a processo per droga

Lazio

L'arresto è stato eseguito dalla Polizia aeroportuale di Fiumicino, che da tempo indaga su un traffico internazionale di droga realizzato attraverso corriere. Una delle spedizioni, hanno scoperto gli agenti, era diretta a casa dell'artista

La sorella di Ornella Muti, l'attrice 71enne Claudia Rivelli, è stata arrestata a Roma per detenzione di sostanza stupefacente per fini di spaccio. Lo riporta Il Messaggero. La donna è stata sorpresa in possesso di tre flaconi di gbl, conosciuto anche come liquid ecstasy o, più comunemente, droga dello stupro. L'arresto, eseguito mercoledì 15 settembre, è stato convalidato dal gip di Roma che però non ha disposto misure cautelari. La prima udienza del processo è fissata a febbraio.

Le indagini

L'arresto è stato eseguito dalla Polizia aeroportuale di Fiumicino, che da tempo indaga su un traffico internazionale di droga realizzato attraverso corriere. Una delle spedizioni, hanno scoperto gli agenti, era diretta a casa dell'artista a Roma. I poliziotti hanno atteso che il pacco venisse consegnato e subito dopo hanno bussato alla porta dell'attrice, quindi hanno accertato che dentro la scatola c'era la sostanza stupefacente, liquida e incolore. Inoltre hanno trovato sul tavolo della cucina dell'abitazione un flacone sfuso e un altro imballato, per un totale di un litro di sostanza.

L'attrice si è giustificata dicendo che quel pacco non conteneva sostanze stupefacenti, ma semplicemente detersivo: "Lo uso per pulire l'argenteria e mio figlio lo usa per lavare la macchina. Infatti questo pacco dovevo spedirlo a lui, che abita a Londra", avrebbe dichiarato. Una versione ribadita anche in aula.

Le parole di Claudia Rivelli in aula

"Quelle bottiglie le ha ordinate lui su internet, io non sono capace - ha detto Rivelli al magistrato parlando del figlio - Una la dovevo mandare a lui perché gli serviva in Inghilterra, dove è legale, l'altra arrivata a casa era un ordine che aveva fatto partire lui in aggiunta, perché il primo non lo consegnavano. Un flacone, poi, io lo tengo sempre a casa per fare le pulizie insieme alla domestica". 

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