Roma, polemiche su cena elettorale di Virginia Raggi senza Green Pass

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L'evento, a cui hanno partecipato 200 persone, si è svolto in terrazza. Sul caso si è espresso anche il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Abbiamo norme molto chiare che tutti devono rispettare. Quando c'è servizio al tavolo, al chiuso, è obbligatorio il green pass. Che è strumento di libertà per consentire di non restare chiusi"

Polemiche sulla cena elettorale tenuta da Virginia Raggi il 31 agosto nel locale Villa Zì Catarì a Ostia. Il caso è nato perché ai partecipanti non è stata richiesta l'esibizione del Green Pass (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA). Quest'ultimo non è richiesto se non si è all'interno del ristorante (la cena si è svolta in terrazza), ma l'evento ha richiamato un notevole numero di persone, circa 200, paragonabili a eventi come i matrimoni, per i quali il green pass è obbligatorio anche all'aperto.

Virginia Raggi a cena da Zi Catarì a Ostia per la Campagna elettorale - ©Ansa

Speranza: "Tutti devono rispettare le norme"

Sul caso si è espresso anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un'intervista a La7 rispondendo a una domanda sulle polemiche: "Abbiamo norme molto chiare che tutti devono rispettare. Quando c'è servizio al tavolo, al chiuso, è obbligatorio il green pass. Che è strumento di libertà per consentire di non restare chiusi". 

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