La sindaca della Capitale invia una lettera al ministro Di Maio: "Garantisco che sin da subito siamo pronti a mettere a disposizione le strutture comunali per contribuire all'accoglienza dei rifugiati. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a quanto sta accadendo"
Dopo Milano, anche Roma si organizza per ”sostenere gli eventuali sforzi volti a istituire immediatamente corridoi umanitari” dopo la presa del potere in Afghanistan da parte dei Talebani. È quanto scrive la sindaca della Capitale, Virginia Raggi, in una lettera inviata al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "In questa emergenza Roma Capitale può fare la propria parte. Garantisco che sin da subito siamo pronti a mettere a disposizione le strutture comunali per contribuire all'accoglienza dei rifugiati, delle donne, degli studenti e delle studentesse, dei bambini e di chi è in procinto di essere rimpatriato", assicura la sindaca. (LO SPECIALE)
“Non possiamo restare indifferenti”
L’amministrazione comunale, prosegue la prima cittadina, "è pronta altresì a impegnarsi nel sostenere la collaborazione di altri enti che operano nella Capitale. Guardiamo con interesse alle iniziative a favore delle donne afgane e a tutte quelle che puntano a istituire borse di studio, agevolazioni e posizioni di Visiting Professor". Per Raggi, "di fronte alla drammatica emergenza umanitaria in Afghanistan, è necessaria un'azione congiunta di supporto e soccorso. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a quanto sta accadendo. È importante agire velocemente, dando protezione e aiuto a chi sta fuggendo dal regime talebano", aggiunge. "È fondamentale che tutte le Istituzioni si uniscano a favore delle tante persone che in Afghanistan attendono un aiuto da parte del popolo italiano", scrive ancora la sindaca, che poi ribadisce: "Roma è pronta a offrire il proprio contribuito nell'ambito di una strategia comune di cooperazione che coinvolga tutti i livelli della società. È fondamentale che tutto il Paese si mobiliti in questa direzione".