Zingaretti a Sky TG24: "Su Green pass va trovata una via italiana"

Lazio

Per il governatore del Lazio il Green pass "sarebbe una cosa molto intelligente sicuramente per i grandi eventi di massa, non è giusto che alcuni che non si sono vaccinati per scelta mettano a rischio le persone e l’economia del Paese"

"Che sul Green pass si cerchi una via italiana mi sembra molto ragionevole, qualsiasi decisione va applicata alle abitudini e alla situazione delle vaccinazioni del Paese". Lo ha detto a Timeline su Sky TG24 il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, parlando dell'uso del Green pass durante l'emergenza Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA - L'EMERGENZA NEL LAZIO).

"Negli eventi di massa fare selezione aiuta la sicurezza"

Per Zingaretti il green pass "sarebbe una cosa molto intelligente sicuramente per i grandi eventi di massa, non è giusto che alcuni che non si sono vaccinati per scelta mettano a rischio le persone e l’economia del Paese. Bisogna vaccinare e, per eventi di massa, in un Paese in cui ancora la percentuale di non vaccinati è alta, fare una selezione aiuta la sicurezza, la sanità, l’economia. Aiuta a non tornare indietro a periodi drammatici di chiusure improvvise. Mi sembra – ha aggiunto - che l’atteggiamento che sta avendo il governo, accettare questa idea” di alcune limitazioni per chi non ha il Green pass, “ma farlo guardando i numeri e le situazioni peculiari del Paese, sia corretta. Non c’è un sì o un no in assoluto, bisogna vedere nel merito. Ci sono locali grandi e piccoli, deciderà il governo”.

"Necessari incentivi per chi non vuole vaccinarsi" 

Pe l'ex segretario del Pd "non c’è dubbio che dobbiamo cominciare a denunciare che ci non si vaccina in questo momento mette al rischio la vita di tutti, perché abbiamo ripreso una vita sociale, che è una conquista è che è messa in discussione anche dal fatto che tanti non si vaccinino". Per 'aggredire' quello zoccolo duro di persone che "dicono di non vaccinarsi in nome della loro libertà, noi dovremo dire che, nel nome della nostra libertà di vivere sicuri, loro alcune cose non le potranno fare. Non ci trovo nulla di vergognoso. Se non dobbiamo avere la cultura punitiva, dobbiamo avere la cultura dell’incentivo, anche nella frequentazione dei luoghi. Che ci sia un incentivo penso sia una cosa giusta". Quindi per Zingaretti, prima di arrivare all’obbligo, "di cui pure non mi stupirei", ci sono gli strumenti degli incentivi "che possono dare straordinari risultati. All’obbligo ci arriverei solo dopo aver sperimentato tutte le forme possibili di incentivo. Rispetto la volontà del singolo, ma c’è anche la volontà di una comunità di voler andare avanti che va tutelata”.

"Bisogna cercare casa per chi vuole vaccinarsi ma non ne ha avuto l'opportunità"

"Ci sono anche tante persone ancora non vaccinate perché i vaccini sono arrivati nei tempi che conosciamo - ha dichiarato Zingaretti -. Noi stiamo sperimentando dei camper che girano per piccoli paesi e in effetti vediamo che tanti over 60 si vaccinano perché vedono il camper e il proprio medico che li convince. C’è anche un lavoro corpo a corpo, casa per casa, che va fatto. I non vaccinati non sono solo persone che non vogliono, ma oggettivamente anche persone che non ne hanno avuto l’opportunità".

"Viaggiare all'estero in questo periodo comporta rischi maggiori"

“Chi va all'estero in questo periodo è possibile che al suo rientro dovrà fare la quarantena o dovrà farla nei Paesi nei quali si sta recando - ha affermato il governatore del Lazio -. Ferma restando la  libertà di tutti, viaggiare all'estero in questo momento comporta un rischio superiore che non rimanere in Italia. Con il  mare, la montagna, le città e le bellezze che abbiamo, pensarci due volte forse è opportuno”.

"Indebolire il Governo non può essere un obiettivo strategico"

“Io riconosco solo l'interesse della Repubblica italiana e del Paese e penso la politica dovrebbe mettere, nel momento che stiamo vivendo, questa come priorità assoluta. Non credo che in questo momento possa essere un obiettivo strategico quello di  indebolire il governo. Penso – ha sottolineato Zingaretti - che Draghi stia lavorando molto bene, è oggettivo che questa figura di premier è una garanzia di stabilità e anche di forza del sistema Paese. Il governo va sostenuto. Poi c’è un altro capitolo, che riguarda come le forze politiche preparano, dal punto di vista di una visione e prospettiva, il tempo che abbiamo davanti. La presenza di un governo che va sostenuto non può coincidere con l’annullamento dell’identità e dei pensieri politici. Anche questo sarebbe una patologia, bisogna trovare una sintesi. Penso però che il costo di questa identità non possa essere in nessun modo l’indebolimento del governo. Avremo  davanti mesi molto, molto delicati. Se in questo momento lo spread e altri elementi di credibilità internazionale ci sono, ci sono perché il mondo ha fiducia nella compagine di governo”.

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