Nel Lazio su un totale di oltre 26mila test si registrano 74 nuovi casi positivi (più tre rispetto a ieri) e un decesso (meno due)
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A Roma 46 nuovi casi mentre nel Lazio si registrano 74 nuovi casi su oltre 26mila test (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)
17:00 - Nel Lazio 74 nuovi casi, a Roma 46
"Oggi su oltre 9mila tamponi nel Lazio (più 4.002) e oltre 16mila antigenici per un totale di oltre 26mila test, si registrano 74 nuovi casi positivi (più tre), un decesso (meno due), i ricoverati sono 285 (meno 10). I guariti sono 217, le terapie intensive sono 75 (meno uno)". Così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. "Il rapporto tra positivi e tamponi è allo 0,7%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende allo 0,2% - aggiunge -. I casi a Roma città sono a quota 46".
15:38 - Istituto Altamedica, test per scovare variante Delta
Arriva un nuovo test per la rilevazione della variante Delta del Sars-CoV-2. A metterlo a punto l'Istituto Clinico Diagnostico di Ricerca Altamedica di Roma, che ha elaborato una tecnica in grado di individuare la variante B.1.671 del virus, che si sta diffondendo in vari Paesi. Il test potrà contribuire a monitorare la circolazione delle varianti sul territorio e i casi di reinfezione con variante diversa, agendo anche in soccorso della campagna vaccinale. "Per tale scopo è stata utilizzata la ben nota tecnica di Real Time PCR che ci è corsa più volte in aiuto durante questo periodo di pandemia. In particolare - spiega Claudio Giorlandino, direttore scientifico dell'Istituto di Ricerca Altamedica - sono state disegnate sonde qPCR dirette alla rilevazione di mutazioni specifiche della proteina Spike della variante Delta, così come è stato precedentemente fatto per le altre varianti emergenti inglese, brasiliana e sudafricana. Questo nuovo test permette di rilevare simultaneamente le mutazioni G142D, E154K, L542R, E484Q, P681R E1071H presenti esclusivamente nella variante Delta. Il numero elevato di mutazioni indagate garantisce a questo test un'affidabilità molto alta, infatti dato l'elevato tasso di mutazione del virus Sars-CoV-2 la positività a una sola di queste mutazioni non potrebbe definire con certezza una variante piuttosto che un'altra, ma nel momento in cui queste vengono rilevate contemporaneamente in uno stesso paziente positivo l'affidabilità della diagnosi di variante Delta è pressoché indiscutibile".
12:47 - Fipe Roma: “Per la ripresa serve decoro della città”
"Abbiamo toccato il fondo e ora il rimbalzo sta avvenendo. Siamo pronti a cavalcare questa onda. Però dobbiamo anche essere aiutati: abbiamo bisogno di una città decorosa, pulita, con servizi efficienti, dove i rifiuti vengono rimossi quotidianamente e velocemente, non lasciati al sole preda dei gabbiani e dei topi". Lo ha detto Sergio Paolantoni, presidente di Fipe Confcommercio Roma, in una conferenza stampa. "Serve una città con una mobilità efficiente e veloce su ruote, su gomme e su ferro. Abbiamo bisogno di una riqualificazione e di decoro urbano. Non ci deve essere 'mala movida' - aggiunge -, le piazze devono essere controllate. Noi chiediamo a chi sarà il nostro futuro sindaco di starci ad ascoltare, perché noi siamo veramente il motore trainante dell'economia di questa città. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia ascolto e che si confronti con noi su progetti seri e costruttivi per un futuro migliore". Tra le proposte che Fipe Confcommercio presenterà al futuro sindaco "che i dehors vengano mantenuti con una regolamentazione".
12:33 – Fipe: “2,5 mld persi nel 2020 da ristoranti di Roma”
Nel Lazio nel 2020 il settore della ristorazione ha registrato una perdita di 3,2 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi solo nella città di Roma. Nei primi tre mesi del 2021 il settore ha perso altri 5,8 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2020 e si può stimare che 400 milioni siano stati persi dai pubblici esercizi della Capitale. Sono alcuni dei dati resi noti da Fipe Confcommercio di Roma nel corso di una conferenza stampa in un ristorante del centro della Capitale. Nel 2020 si sono registrate nel Lazio oltre 27 mila persone che hanno perso il lavoro nel settore, di cui 23.600 a Roma. Circa 8mila lavoratori - secondo i dati Fipe - risultavano assunti con contratto a tempo determinato non rinnovato e oltre 15 mila erano assunti a tempo indeterminato che sono usciti dal settore con dimissioni volontarie.
"Da maggio con le riaperture c'è stato un incremento dei ricavi del 10 per cento circa rispetto al 2020. Un ritorno alla situazione pre Covid ci sarà non prima del 2023", a dirlo è il direttore di Fipe Confcommercio Roma, Luciano Sbraga. A quanto spiegato, si tratta di un ricavo di circa 220 milioni al mese rispetto ai 400 milioni del periodo pre Covid. Per un 'ritorno alla normalità' - secondo la Fipe - serve "il ritorno del turismo internazionale" e che lo "smart working venga regolamentato".
7:13 - I casi nella Capitale sono a quota 52
Ieri su oltre 5mila tamponi nel Lazio (-21) e quasi 5mila antigenici, per un totale di oltre 10mila test, si sono registrati 71 nuovi casi positivi (+3), i decessi sono 3 (+3), i ricoverati sono 295 (-5). I guariti sono 162, le terapie intensive sono 76 (-1). Il rapporto tra positivi e tamponi è al 1,3%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende allo 0,6%. I casi a Roma città sono a quota 52.