Nel tentativo di bloccare l'uomo che brandiva il coltello, un agente della Polfer ha esploso un colpo che lo ha ferito all'inguine. Non è in pericolo di vita
Un uomo di 44 anni, di cittadinanza ghanese, è stato avvistato ieri sera da un addetto alla vigilanza della stazione Termini di Roma aggirarsi armato di coltello nei pressi di un'uscita dello scalo. Nel tentativo di bloccare l'uomo, che brandiva il coltello con cui aveva minacciato alcuni passanti, un agente della Polfer ha esploso un colpo che lo ha ferito all'inguine sinistro e il proiettile è fuoriuscito dal gluteo destro. Il 44enne, con precedenti per lesioni, è stato portato in ospedale in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. Ora si trova ricoverato e piantonato in ospedale in stato di arresto per i reati di tentato omicidio, porto abusivo d'arma, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. Al momento, secondo fonti di polizia, non c'è alcun procedimento contro l'agente che ha sparato.
Inviata una prima informativa in Procura
Gli istanti della colluttazione sono stati ripresi in alcuni video di passanti: si vede l'uomo, con un coltello da cucina in mano, salire anche su degli scooter. Alla fine si vedono i poliziotti avvicInarsi con i manganelli e quindi l'agente che spara. Da quanto emerso, è stata inviata una prima informativa in Procura. Inoltre, la polizia ferroviaria ha anche inviato il video in cui sono visibili le fasi della collutazione con l'uomo che era armato di un coltello da cucina.
Gli altri episodi di violenza
A quanto si è appreso l'uomo arrestato, già in passato si era reso responsabile di episodi di violenza simili e ha precedenti di polizia per lesioni. Aveva danneggiato alcune statue sacre presenti in alcune chiese di Roma, manifestando poi ai poliziotti atteggiamenti di odio nei confronti della religione cristiana. Inoltre, ad aprile 2020 , era stato sorpreso più volte in piazza San Pietro e denunciato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale nonché per offesa a una confessione religiosa e nel giugno di quest'anno è stato nuovamente denunciato per danneggiamento e lesioni per avere lanciato bottiglie contro il centro islamico di via San Vito a Roma; circostanza in cui è rimasto ferito anche l'imam. Sulla posizione del cittadino straniero, irregolare sul territorio italiano, sono emerse difficoltà legate all'attribuzione della nazionalità dovute alla mancata conclusione delle procedure di riconoscimento presso le Autorità Consolari del Gambia, Costa d'Avorio, Nigeria e Ghana avviate nel 2017 che hanno reso non eseguibili le procedure di espulsione a suo carico.
"Dotare agenti di taser"
"L'intervento di ieri sera alla stazione Termini che ha visto diversi agenti impegnati a rendere inoffensivo un pluripregiudicato che, in evidente stato di alterazione, ha minacciato diverse persone brandendo un coltello, ripropone con urgenza il tema delle pistole ad impulsi elettrici da destinare alle forze dell'ordine". Lo sostiene il portavoce dell'associazione nazionale funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti, evidenziando che "solo la calma e il sangue freddo dei poliziotti intervenuti ha fatto sì che nessun incolpevole cittadino rimanesse ferito, costringendo un poliziotto a sparare a una gamba all'uomo che nel frattempo si era spostato, sempre armato, in via Marsala". E ancora: "Da anni, ormai, ribadiamo come le pistole ad impulsi elettrici rappresentino un indispensabile strumento per affrontare le sempre più frequenti dinamiche operative dove soggetti armati e fuori controllo espongono gli operatori delle forze di polizia a enormi rischi ed alla gravosa responsabilità di essere costretti all'uso dell'arma da fuoco. A quanti mostrano perplessità nella necessità di dotare le donne e gli uomini delle forze dell'ordine di tali strumenti, ribadiamo che le pistole a impulsi elettrici rappresentano lo strumento meno lesivo è più efficace per tutelare l'integrità fisica di tutti: cittadini, forze di polizia e delinquenti stessi".
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