Roma, abusate da amici dopo feste: due arresti

Lazio

La vicenda riguarda due ragazze, di cui una minorenne. Sono  stati individuati dalla polizia i tre presunti responsabili: per due di loro il tribunale ha deciso la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico mentre la posizione del terzo ragazzo, essendo minorenne, è al vaglio della Procura dei minori

Una violenza sessuale denunciata a Roma da una ragazza ha fatto emergere un'altra storia di abusi verificatasi mesi prima sempre nella Capitale. La vicenda riguarda due ragazze, di cui una minorenne, che hanno raccontato entrambe, ma in momenti distinti, di essersi addormentate al termine di una festa e di aver trovato al loro risveglio gli amici che abusavano di loro. Sono  stati individuati dalla polizia i tre presunti responsabili. Per due di loro il tribunale ha deciso la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico mentre la posizione del terzo ragazzo, essendo minorenne, è al vaglio della Procura dei minori.

Il racconto della prima ragazza

La prima denuncia è stata raccolta dagli investigatori del commissariato Porta Pia, diretto da Angelo Vitale. La ragazza ha raccontato agli agenti di essersi addormentata a casa di amici dopo una festa in cui avevano consumato molto alcol e di essere stata svegliata da un suo amico che la stava molestando sessualmente. L'episodio è circolato tra gli amici e i conoscenti e un'altra giovane, minorenne, ha deciso di raccontare lo stupro che aveva subito pochi mesi prima in circostanze simili. La ragazza ha riferito di essersi addormentata dopo una festa e di essersi risvegliata mentre tre ragazzi stavano abusando di lei. Uno dei tre giovani, a quanto è stato reso noto, è risultato essere indagato per la prima violenza.

Unificati i due episodi in un unico fascicolo 

La Procura di Roma ha unificato i due episodi in un unico procedimento e ha chiesto e ottenuto dal gip di Roma l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per i due maggiorenni. Le ordinanze sono state eseguite dagli stessi agenti del commissariato Porta Pia.

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