Dopo la sparatoria l'uomo si è allontanato, poi è stato individuato dagli investigatori e si è barricato in un appartamento, dove è stato trovato senza vita. A carico dell'uomo non risultano denunce. "Pare che tutto sia nato da una futile lite", ha detto il sindaco del paese
Un anziano e due fratellini sono morti in una sparatoria avvenuta in strada, in via degli Astri ad Ardea, vicino a Roma (LE IMMAGINI). I due bambini sono stati raggiunti dai colpi mentre giocavano davanti casa, l'84enne passava invece in quel momento in bici. A ucciderli è stato un uomo di 35 anni, che si è prima allontanato dal luogo, poi è stato individuato dagli investigatori e si è barricato in un appartamento ad Ardea. Scattato il blitz del Gis (Gruppo intervento speciale) carabinieri, segnalato da una forte esplosione, l'uomo è stato trovato morto nell'abitazione dove si era asserragliato. Il 35enne, Andrea Pignani, ingegnere informatico, si sarebbe suicidato con un colpo esploso dalla stessa pistola. L'arma era del padre, guardia giurata, deceduto nei mesi scorsi. Alla sua morte l'arma non fu trovata. Le vittime sono i due fratellini David e Daniel Fusinato, di 5 e 10 anni, e l'84enne Salvatore Ranieri.
Nessun legame tra vittime e omicida
Secondo quanto si apprende da fonti investigative, non risulta alcun legame tra le tre vittime e l'omicida né vincoli di parentela tra i due fratellini e l'anziano deceduto. A quanto riferito da un testimone, una quarta persona di passaggio al momento della sparatoria sarebbe riuscita a sfuggire ai colpi: "C'era un altro uomo che ci ha raccontato che quel pazzo ha sparato anche a lui, uscito da casa con la carriola per buttare la spazzatura, ma senza colpirlo. I carabinieri lo stavano sentendo", ha dichiarato Francesco Rizzo, 31 anni, che da 5 anni abita nel comprensorio di Colle Romito dove è avvenuta la sparatoria.
Non risultano denunce nei confronti dell'omicida
Inoltre, non risultano denunce presentate nei confronti di Pignani. Lo precisano fonti qualificate dei Carabinieri. L'unico precedente di polizia a carico dell'uomo è del maggio 2020 per un'aggressione ai danni della madre. In seguito a quell'episodio fu portato in ospedale per un Tso dove rimase però solo un giorno. Ai carabinieri, inoltre, non risulta che l'uomo fosse in cura né che fosse uscito recentemente da un centro di salute mentale, come riferito da alcuni residenti. L'uomo, dicono le fonti, viveva con la madre e non aveva rapporti con altre persone da tempo.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto questa mattina e di capire il movente. Molte le chiamate arrivate al 112 che ha attivato i soccorsi, sul posto sono giunti i carabinieri di Ardea, Anzio e Pomezia, oltre alla madre dell'assalitore.
Il legale delle vittime: "Bimbi colpiti al petto e alla gola"
"I genitori di Daniel e David sono distrutti e chiedono massimo riserbo e rispetto. Questa mattina i due ragazzi stavano giocando di fronte alla loro casa. Sono stati avvicinati dall'uomo, uno è stato raggiunto dai colpi al petto, l'altro alla gola. E' stata come una esecuzione". Così l'avvocato Diamante Ceci, difensore di Domenico Fusinato, padre dei due piccoli uccisi ad Ardea. "Questa è una tragedia. L'omicida poco tempo fa aveva minacciato la propria madre con un coltello. Nel novembre scorso è morto il padre che deteneva l'arma regolarmente. Nessuno dei suoi parenti ha restituito quella pistola. Oggi l'ha trovata, è uscito di casa e ha ucciso tre persone". "La terza vittima è stata ammazzata con un colpo alla testa, si tratta della persona anziana che era venuta ad Ardea a trascorrere il week end", ha concluso Ceci.
Il blitz
Dopo la fuga, il 35enne è rimasto barricato in casa per circa tre ore. Sul posto anche un negoziatore, al quale però l'uomo non avrebbe risposto, e l'Api (aliquota primo intervento) del Comando Provinciale di Roma. Due strade del comprensorio di villette che portano all'abitazione sono state isolate da polizia e carabinieri, che tengono a decine di metri la stampa. Un drone sorvola la casa e un elicottero è atterrato sul retro. I vigili del fuoco hanno staccato gas e luce dalla zona, secondo quanto riferito.
Il sindaco di Ardea: “Pare che tutto sia nato da una futile lite"
"Sono stato sul posto e la situazione in questo momento è sotto il controllo delle forze dell'ordine. Mi rattrista enormemente quanto è successo. Tutte le persone coinvolte sono residenti del consorzio, compresa la persona che ha sparato. Ho fornito tutte le indicazioni necessarie ai carabinieri", ha detto all'ANSA il sindaco di Ardea, Mario Savarese. "Pare che il tutto sia nato da una futile lite", ha sottolineato.
Il padre dei bimbi uccisi: "Io a domiciliari per droga e lui libero"
"A me per un po' di droga mi tengono ai domiciliari e questo con la pistola nessuno lo controllava, e guardate cosa ha fatto". Lo avrebbe urlato, secondo vari testimoni oculari, il padre dei due bambini uccisi mentre cercava di soccorrere i figli nell'area verde vicino alle villette dove è avvenuta la strage. Una squadra dell'elisoccorso del 118 è intervenuta sul posto, ma non ha potuto salvare i due bimbi. L'uomo sta scontando gli arresti domiciliari nello stesso comprensorio. Il suo nome compare in un'operazione dei carabinieri del 2018 a Ostia contro gli scissionisti del clan Triassi, ritenuto avversario degli Spada.
Presidente Consorzio: "Famiglia segnalata più volte"
"La famiglia che occupa la villetta dove si è barricato l'omicida è stata segnalata più volte alle forze dell'ordine per episodi di degrado e molestie. Basti pensare che uno degli agenti della nostra vigilanza privata è addetto proprio a controllare quella villa". Lo afferma all'Ansa il presidente del consorzio Colle Romito, Romano Catini, secondo cui l'uomo sarebbe "uscito da dieci giorni dal centro di salute mentale" e "più volte segnalato dai vicini".
vedi anche
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