Tensioni a Roma vicino alla Camera durante manifestazione: otto persone identificate

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È successo a piazza Montecitorio durante un sit-in indetto da S.I. Cobas. Secondo quanto si è appreso, tra gli identificati ci sarebbe anche il presunto responsabile dell'aggressione a un carabiniere colpito alla testa dopo che gli è stato tolto il casco: le loro posizioni sono al vaglio

Momenti di tensione si sono registrati oggi durante una manifestazione a piazza Montecitorio a Roma indetta da S.I. Cobas per discutere delle vertenze del Movimento 7 novembre, FedEx e Tnt. A quanto riferito, ci sono stati disordini quando i manifestanti hanno saputo che non avrebbero ottenuto l'incontro con il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Sono otto al momento gli identificati: secondo quanto si è appreso, tra di loro ci sarebbe anche il presunto responsabile dell'aggressione a un carabiniere colpito alla testa dopo che gli è stato tolto il casco. Le loro posizioni sono al vaglio.

I disordini

Secondo quanto si apprende da fonti di polizia, i manifestanti in gruppo si sarebbero spostati in piazza Colonna dove ci sono stati momenti di tensione e tafferugli, con alcune persone identificate. In seguito la situazione è tornata alla normalità e la manifestazione è ancora in corso. Al sit-in era stata preavvista la presenza di 50 persone. 

Disordini durante una manifestazione a piazza Montecitorio a Roma
Disordini durante una manifestazione a piazza Montecitorio a Roma - ©Ansa

Si Cobas: “Sette manifestanti feriti”

"Stamattina siamo tornati per la terza volta a Roma assieme a delegazioni di lavoratori FedEx provenienti da tutta Italia per sollecitare ancora una volta il ministro dello sviluppo economico Giorgetti a convocare un tavolo istituzionale sulla vertenza che vede tuttora in sciopero migliaia di lavoratori", afferma Si Cobas in una nota pubblicata sul profilo Facebook del sindacato dei lavoratori. "Dopo oltre un'ora di presidio sotto Montecitorio abbiamo ancora una volta constatato il totale disinteresse di Giorgetti e del governo Draghi sulle sorti dei 280 lavoratori di Piacenza e dei circa 2000 dell'intera filiera a cui viene negato da mesi il diritto alla rappresentanza e la libertà sindacale - proseguono - Il presidio ha così deciso di spostarsi verso piazza Colonna per portare la protesta direttamente fuori Palazzo Chigi. Dopo pochi minuti i lavoratori sono stati prima spintonati e poi caricati a freddo da più di un centinaio di agenti in assetto antisommossa. Almeno 7 manifestanti sono stati colpiti alla testa dalle manganellate della polizia: ne sono scaturiti scontri su via del Corso, con la polizia che ha letteralmente accerchiato lavoratori e disoccupati". Tra i feriti - dicono - anche una ragazza che "è attualmente ricoverata all'ospedale".

Guerini: "Vicinanza e solidarietà al carabiniere ferito"

"Vicinanza e solidarietà al carabiniere ferito negli scontri avvenuti oggi a Roma durante una manifestazione e auguri a lui di pronta guarigione. La manifestazione del dissenso non può essere una scusante per attaccare rappresentanti e servitori dello Stato, è un gesto inaccettabile". Lo afferma il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

La protesta al Global Health Summit

La manifestazione si è poi spostata a Porta San Pancrazio, proprio a poche centinaia di metri dal Global Health Summit. I manifestanti, alcune centinaia, si sono fermati davanti all'ingresso di Villa Pamphilij di Porta San Pancrazio proprio mentre, all'interno del Casino del Bel Repsiro, è in corso il summit sulla salute globale presieduto dal premier Mario Draghi e dalla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. E, sempre da Villa Pamphilij, è partito il corteo organizzato proprio contro il Global Health Summit, coordinato dal Fronte della gioventù comunista, dal collettivo militant, dal sindacato SI Cobas, dal laboratorio politico Iskra e tante altre sigle della sinistra radicale. "Vogliono raccontarci che la gestione della pandemia è stata un successo. La realtà è che i profitti delle multinazionali sono stati anteposti alla salute di milioni di persone in tutto il mondo, e tantissimi sono ancora esclusi dall'accesso ai vaccini, su cui si continua a lucrare", spiega Lorenzo Lang del Fronte della Gioventù comunista.

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