La Camera approva il decreto elezioni: Roma, Milano, Torino e Napoli al voto in autunno

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Il provvedimento rinvia le elezioni amministrative che si sarebbero dovute svolgere in primavera tra il 15 settembre e il 15 ottobre di quest’anno. Le urne resteranno aperte per due giorni, ossia domenica e lunedì

La Camera approva con 376 voti favorevoli e 28 contrari il "decreto elezioni" (licenziato dal Senato con modifiche rispetto al testo varato dal Cdm), che diventa legge e rinvia in autunno le elezioni amministrative che si sarebbero dovute svolgere in primavera. Coinvolte dal provvedimento diverse grandi città, tra cui Roma, Bologna, Napoli, Milano e Torino. Il decreto dispone che per quest’anno le elezioni si svolgano tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Come già accaduto per le scorse elezioni Regionali in tempo di emergenza sanitaria da Covid-19, le urne resteranno aperte per due giorni, ossia domenica e lunedì.

L’approvazione

Il governo, per velocizzare i tempi e visto il rischio dell'imminente scadenza del decreto (il 7 maggio), ha posto la questione di fiducia, la prima su un provvedimento alla Camera, ma la seconda da quando è nato l'esecutivo a guida Draghi se si considera la fiducia posta sul decreto Milleproroghe al Senato a fine febbraio.

Il decreto

La norma vale per le elezioni comunali e circoscrizionali indette sia per la scadenza naturale degli organi, sia a seguito di scioglimento per mafia, sia per il verificarsi, entro il 27 luglio 2021, di condizioni che ne rendano necessario il rinnovo. Vale anche per le elezioni suppletive per i seggi della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2021 e per le elezioni degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario, sia quelle già indette, sia quelle che si rendessero necessarie a seguito del verificarsi, entro il 31 luglio 2021, di ulteriori condizioni che determinino l'esigenza del rinnovo degli organi elettivi. Inoltre, il provvedimento stabilisce che le operazioni di votazione per le consultazioni elettorali contemplate nel provvedimento in esame si svolgano - oltre che nella giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23 – anche nella giornata di lunedì, dalle ore 7 alle ore 15. Infine, vengono ridotte a un terzo il numero minimo di firme richieste per la presentazione delle liste e delle candidature nell'ambito delle elezioni comunali e circoscrizionali che avranno luogo nel 2021.

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