I provvedimenti sono arrivati al termine di un'articolata attività d'indagine sullo spaccio di droghe, in particolare hashish e marijuana, prevalentemente nei Comuni di Forano, Tarano e Fiano Romano
I carabinieri hanno eseguito 14 misure cautelari, di cui otto arresti, nei confronti di persone coinvolte nello spaccio di droga nel Reatino. L'operazione è stata compiuta dai carabinieri nella zona della Bassa Sabina in esecuzione alle ordinanze emesse dal gip del tribunale di Rieti su richiesta della procura del capoluogo sabino e del tribunale per i minorenni di Roma, che hanno condiviso pienamente le risultanze investigative raccolte dai militari. L'operazione ha visto impegnati circa 70 Carabinieri del Reparto Operativo e della Compagnia di Rieti, nonché di diverse Compagnie del Reatino, con l'impiego di un elicottero del 16° Nucleo di Rieti e dei Cinofili del Nucleo di Roma.
Le indagini
I provvedimenti cautelari sono arrivati al termine di un'articolata attività d'indagine sullo spaccio di droghe, in particolare hashish e marijuana, prevalentemente nei Comuni di Forano, Tarano e Fiano Romano, avviata nel giugno del 2019 e protrattasi fino all'estate del 2020. La zona di spaccio era l'area di Gavignano Sabino, frazione del Comune di Forano (Rieti), in un'area boschiva vicino a un parco giochi. Le caratteristiche del luogo e un sistema di "vedette" rendevano estremamente complicati i controlli da parte delle forze dell'ordine, ma l'attività d'indagine, con l'ausilio d'intercettazioni telefoniche e ambientali e soprattutto con servizi di osservazione, pedinamento e controllo di tipo tradizionale, ha consentito di accertare il giro di spaccio, presente anche nel periodo del primo lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.
La droga sequestrata
Secondo quanto accertato, la sostanza stupefacente veniva sotterrata proprio a pochi metri da un parco giochi per bambini dove poi avvenivano gli scambi. Gli indagati, tutti italiani e tutti residenti tra i Comuni di Forano, Guidonia Montecelio, Fiano Romano e Roma, si approvvigionavano dello stupefacente nell'hinterland romano, per poi venderlo a Gavignano e nelle zone limitrofe. Vasto il giro d'affari, con introiti per migliaia di euro, e il numero dei clienti, tra i quali molti minorenni. Dei 14 indagati, tre all'epoca dei fatti erano minorenni, uno dei quali aveva appena compiuto 16 anni. Nel corso dell'inchiesta sono stati sequestrati 400 grammi tra hashish e marijuana, per un numero stimato di 5.900 dosi, ma anche 29 pasticche di anabolizzanti. identificati circa 15 acquirenti minorenni.