Covid, a Roma nuovi contagi a quota 500

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In tutto il Lazio su oltre 18mila tamponi e oltre 20mila antigenici, per un totale di circa 39mila test, si registrano 1.230 casi positivi, 49 decessi e 2.121 guariti

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I nuovi contagi a Roma sono a quota 500, mentre oggi su oltre 18mila tamponi e oltre 20mila antigenici, per un totale di circa 39mila test, in tutto il Lazio si registrano 1.230 casi positivi, 49 decessi e 2.121 guariti.

Ieri, l’ex centrocampista della Roma Daniele De Rossi è stato dimesso dall’ospedale Spallanzani, dove era ricoverato da giovedì per una polmonite. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - QUANDO MI VACCINO?)

19:09 – Spallanzani: “Anticorpi ancora attivi a 11 mesi dal Covid”

Gli anticorpi neutralizzanti sviluppati dall'organismo umano dopo l'infezione ad opera del virus SarsCov2 sono ancora presenti a livelli consistenti anche a distanza di undici mesi dall'infezione. E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal laboratorio di virologia dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma, diretto da Maria Rosaria Capobianchi, appena pubblicato sulla rivista Viruses. I dati che emergono dalla ricerca, sottolinea l'Istituto, sono importanti soprattutto dal punto di vista epidemiologico, perché forniscono supporto all'ipotesi che la durata della protezione conferita dall'infezione naturale e dai vaccini possa andare oltre gli otto-dieci mesi sino ad oggi ipotizzati dalla letteratura sull'argomento. I ricercatori del laboratorio di virologia hanno analizzato, tra febbraio 2020 e gennaio 2021, 763 campioni di siero da 662 pazienti Covid-19, prelevati durante il ricovero allo Spallanzani o dopo il superamento dell'infezione, nel corso dei controlli di follow-up o degli screening per potenziali donazioni di plasma immune. Dalla ricerca è emerso anzitutto che i livelli (o titoli) di anticorpi neutralizzanti sono più elevati nelle persone di età superiore ai 60 anni, e tanto più elevati quanto più severi sono stati i sintomi respiratori manifestati dai pazienti. I livelli più elevati sono stati raggiunti dai pazienti che manifestavano la cosiddetta ARDS (Acute Respiratory Distress Syndrome). L'aspetto più significativo della ricerca è stata tuttavia la conferma che la maggior parte dei pazienti seguiti per almeno sei mesi e per un massimo di undici mesi ha mantenuto un livello consistente di anticorpi neutralizzanti. Nel 60% circa dei casi seguiti, gli anticorpi neutralizzanti hanno raggiunto il picco tra uno e due mesi dopo l'infezione, hanno subito un lieve calo tra i due e i tre mesi, e successivamente sono rimasti stabili sino a undici mesi dopo l'infezione. Nel 24% dei casi gli anticorpi hanno manifestato un trend di discesa continua, senza tuttavia arrivare mai al livello di non essere rilevabili. Nel 15% circa dei casi, infine, gli anticorpi neutralizzanti hanno evidenziato un trend opposto, di incremento nel corso del periodo osservato. "La sieroneutralizzazione, anche se complessa ed impegnativa in termini di tempo richiesto e competenze degli operatori, rimane lo strumento di riferimento per la valutazione dell'immunità anticorpo-mediata dopo l'infezione da SarsCov2 - affermano Giulia Matusali e Francesca Colavita, due delle autrici dello studio -. Utilizzando algoritmi di test intelligenti siamo riusciti ad ottimizzare il flusso di lavoro del laboratorio per monitorare la protezione anticorpo-mediata nei pazienti COVID-19, nei donatori di plasma e negli individui vaccinati". "Questa ricerca conferma la bontà dell'approccio che da sempre persegue l'INMI, di stretta collaborazione tra l'attività di laboratorio e l'attività clinica, in questo caso il follow-up dei pazienti dopo la fase acuta dell'infezione", sottolinea Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del laboratorio di virologia dell'INMI. "Mentre i medici seguono i pazienti nel percorso successivo all'infezione, i loro campioni biologici ci aiutano a capire meglio la risposta del nostro organismo all'infezione e ad elaborare nuove ipotesi sull'evoluzione della malattia e sulla durata della protezione garantita dall'infezione naturale o dai vaccini, in un circolo virtuoso che - conclude - mette sempre al centro il paziente e le cure".

17:22 - Vaccini, hub negli studi di Cinecittà

È in fase di allestimento il nuovo hub vaccinale negli studios di Cinecittà a Roma. L'assessore alla Sanita del Lazio Alessio D'Amato, accompagnato dal direttore generale della Asl Roma 2 Casati, ha svolto un sopralluogo nel pomeriggio nella struttura.

17:11 – Nuovi contagi a Roma a quota 500

I casi a Roma città sono a quota 500. Oggi su oltre 18mila tamponi e oltre 20mila antigenici, per un totale di circa 39mila test, nel Lazio si registrano 1.230 casi positivi, 49 i decessi e 2.121 guariti. Aumentano i casi, i decessi e le terapie intensive, mentre diminuiscono i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 6%, ma se si considerano anche gli antigenici la percentuale scende al 3%.

12:15 - Scoperto pranzo compleanno in ristorante, 45 multati a Tor Vergata

Nel corso dei controlli alle attività commerciali per verificare il rispetto delle norme anti Covid, i Carabinieri hanno scoperto in un ristorante a Tor Vergata, alla periferia di Roma, 45 persone che festeggiavano un pranzo di compleanno. Una volta entrati, i militari si sono trovati davanti ad un banchetto, dove le persone festeggiavano il compleanno di uno di loro. Oltre alla contravvenzione di 400 euro a testa per tutti gli avventori, i Carabinieri hanno disposto la sanzione accessoria della sospensione dell'attività per 5 giorni, per il titolare dell'attività commerciale.

7:00 - A Roma contagi a quota 600

Nel Lazio su oltre 13mila tamponi (+4.642) e oltre 20 mila antigenici per un totale di oltre 34 mila test, nelle ultime 24 ore si registrano 1.164 casi positivi, 36 decessi e 1.024 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è all'8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 3%. I casi a Roma città sono a quota 600.

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