Covid, Zingaretti: "Zone gialle? Basta scorciatoie, ultimo miglio è pericoloso"

Lazio

Per quanto riguarda il vaccino Sputnik "ribadisco che Ema dovrebbe correre su queste verifiche e autorizzazioni. Rispetto alla valutazione, quale essa sia, dovrebbe avere tempi meno biblici, anche in questo caso", sottolinea il presidente della Regione Lazio

"L'unico modo per far ripartire l'economia è sconfiggere il virus e per farlo bisogna contenere la curva dei contagi e correre sui vaccini. Il resto sono scorciatoie che ci hanno visto anche nei mesi passati aprire e poi purtroppo dover richiedere per l'allerta in terapie intensive e ricoveri". Così il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ai microfoni di Rai Radio 1, replica a chi spinge per alleggerire le restrizioni e ripristinare le zone gialle. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO)

"Sputnik? Non andiamo avanti da soli, ma Ema corra"

"La campagna vaccinale ci sta indicando la fine dell'incubo, ma l'ultimo miglio spesso è il più pericoloso", aggiunge. Per quanto riguarda il vaccino Sputnik sottolinea che non c'è bisogno di andare avanti da soli, "io però ribadisco che Ema dovrebbe correre su queste verifiche e autorizzazioni. Rispetto alla valutazione, quale essa sia, dovrebbe avere tempi meno biblici, anche in questo caso". 

"Noi siamo pronti con 1.500 farmacie per le somministrazioni, servono i vaccini", prosegue Zingaretti. "Appena arriverà Johnson & Johnson, che è monodose, anche nei Comuni più piccoli questa rete è pronta. Noi siamo pronti, quello che manca sono i vaccini".

"Sanitari devono essere vaccinati, serve legge"

"Io penso che il personale sanitario debba essere tutto vaccinato. Queste figure devono salvare, non diventare un rischio o peggio essere il vettore che produce il male. Bisognerebbe arrivare ad una legge in cui soprattutto in una pandemia come questa il personale sanitario sia vaccinato", conclude Zingaretti.

 

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