Il primo cittadino, in carica dal 2019, era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dal 20 marzo scorso. A giugno avrebbe compiuto 71 anni. Per la giornata di domani è proclamato lutto cittadino
Amatrice in lutto. Il sindaco Antonio Fontanella è morto questa mattina al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato dal 20 marzo scorso dopo essere stato colpito da un’ischemia mentre si trovava nel suo ufficio. Trasferito urgentemente con un elicottero del 118 all'ospedale romano, le sue condizioni sono gradualmente peggiorate dopo alcuni giorni di ricovero. Fontanella, che avrebbe compiuto 71 anni a giugno, era in carica dal giugno del 2019, ma già in passato, tra 1995 e il 2004, aveva ricoperto per due mandati il ruolo di sindaco del Comune reatino duramente colpito dal sisma del 24 agosto 2016.
"Esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia. Per la giornata di domani è proclamato lutto cittadino”, scrive l’amministrazione comunale nella nota con cui ha dato la notizia.
Il cordoglio della politica
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati dalla politica, tra cui quello del presidente del Lazio Nicola Zingaretti, che ricorda così Fontanella: “Un uomo delle Istituzioni, dedito con passione alla cura della sua comunità. Ho avuto modo di confrontarmi con lui in questi anni, anche e soprattutto per far fronte alle esigenze del territorio dopo il terremoto. Alla famiglia e ai cittadini di Amatrice le mie sincere condoglianze.”
"Ci ha lasciato Antonio Fontanella sindaco di Amatrice, città simbolo per tutti noi. Un pensiero alla famiglia e a tutta la sua comunità”, il tweet del segretario del Pd, Enrico Letta. Anche il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia e alla comunità di Amatrice: “Ricorderò sempre la dedizione e l'impegno di Antonio per la ricostruzione di Amatrice, un lavoro del quale sentiremo la mancanza anche nel coordinamento dei sindaci costituito in Anci”.
