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Usura ed estorsioni con metodo mafioso, cinque arresti a Roma

Lazio

Secondo l'accusa gli arrestati prestavano denaro, con tassi usurari, a piccoli imprenditori e persone in difficoltà economiche della zona dell'Alberone, nel quadrante sud della Capitale

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Cinque persone sono state arrestate dagli agenti della Squadra Mobile, su disposizione del gip di Roma, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Dda e dal Pool antiusura della Procura di Roma. I reati contestati sono usura ed estorsione in concorso tra loro aggravate dal metodo mafioso, ed esercizio abusivo di attività finanziaria.

Le indagini

Secondo l'accusa gli arrestati prestavano denaro, con tassi usurari, a piccoli imprenditori e persone in difficoltà economiche della zona dell'Alberone, nel quadrante sud della Capitale. Durante le indagini, partite da una denuncia raccolta in zona Appio nel novembre del 2018, è emerso come tre fratelli, insieme a due romani, avrebbero concesso in prestito somme di denaro a tassi illegali, ricorrendo anche a minacce e violenti estorsioni pur di rientrare in possesso degli interessi imposti. Gli indagati, di età compresa tra i 44 e i 55 anni, sono attivi prevalentemente nel quartiere San Giovanni e sarebbero stabilmente inseriti nel tessuto criminale romano. A quanto emerso, il gruppo farebbe capo alla famiglia calabrese Piromalli.

Il gip: "Vere e proprie spedizioni punitive"

Per il gip minacce e violenze venivano "poste in essere con vere e proprie spedizioni punitive in danno delle vittime di turno", e il gruppo aveva una "spiccata capacità di organizzarsi, di relazionarsi con numerose vittime, irretite e poi poste nella condizione di non potersi ribellare, ma anche di confidare in una rete di aderenze e di controllo del territorio del quartiere Alberone efficace al mantenimento delle attività illecite, con il recupero di asfissianti interessi usurari". "In termini di pericolosità non può sottacersi come i tre fratelli Piromalli al fine di imporre la loro caratura criminale nel quartiere Alberone abbiano fatto ricorso alla omonimia con la nota cosca di 'ndrangheta di Gioia Tauro, sottolineando i continui viaggi fatti in Calabria. L'abusivo esercizio dell'attività di credito, oltre a far ottenere ai Piromalli un illecito profitto, ha fornito loro anche l'occasione per radicare la loro immagine nel quartiere Alberone, imponendosi quali persone cui 'si deve porta' rispetto' 'con cui è meglio non avere a che fare'". Il gruppo imponeva alle vittime tassi usurai che oscillavano tra il 60% e il 240% su base annua.

Raggi si rivolge alle vittime: "C'è alternativa, fondo microcredito"

"Oggi a Roma 5 arresti per usura aggravata da metodo mafioso. A vittime usura voglio dire che c'è un'alternativa per non cadere nelle mani di questi criminali. Abbiamo aperto fondo da 3 milioni per il microcredito per chi non può richiedere prestiti alle banche. Siamo al vostro fianco". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi su twitter.