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Alitalia, slitta a marzo il pagamento degli stipendi di febbraio

Lazio
©Ansa

La notizia è stata comunicata ieri ai sindacati dal commissario straordinario Giuseppe Leogrande. L'ex compagnia di bandiera attende l'ultima tranche di ristori Covid. Venerdì in programma un incontro tra i Ministeri dello Sviluppo economico, dei Trasporti e dell’Economia

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Gli stipendi del mese di febbraio ad Alitalia saranno pagati il 2 marzo, escludendo gli anticipi della cassa integrazione guadagni, fino allo scorso mese versati dalla gestione commissariale. La notizia è stata comunicata ieri dal commissario straordinario della compagnia, Giuseppe Leogrande, durante un incontro con i sindacati. Il ritardo dei pagamenti, verificatosi anche a dicembre e gennaio, è dovuto al fatto che da Bruxelles non è ancora arrivato il via libera ai ristori Covid. L’ex compagnia di bandiera attende la terza e ultima tranche dei 350 milioni di euro di fondi legati all'emergenza, pari a 55 milioni.

Intanto, sul dossier Alitalia dovrebbe tenersi venerdì 26 febbraio, in mattinata, il vertice tra i Ministeri dello Sviluppo economico, dei Trasporti e dell’Economia, dopo la richiesta urgente avanzata ieri dallo stesso Mise.

Le reazioni dei sindacati

Non si sono fatte attendere le reazioni dei sindacati dopo la comunicazione dei ritardi. ”Compito del nuovo governo è far capire all'Europa che l'autorizzazione all'erogazione dei ristori per i danni Covid è funzionale al pagamento degli stipendi e dei fornitori della vecchia Alitalia fino alla nascita della nuova compagnia di bandiera il cui iter deve essere accelerato", affermano il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale per il trasporto aereo, Ivan Viglietti. Anche la Fnta sollecita un intervento "immediato" del governo, sottolineando che i 55 milioni di ristori "non saranno risolutivi" per il sostentamento della compagnia.

A rendere la situazione più complicata è anche il ritardo delle integrazioni salariali a carico del Fondo di Settore - Inps. Diverse sigle denunciano il fatto che "in maniera assolutamente unilaterale", l'Istituto di Previdenza "non ha ancora dato corso" alle erogazioni già deliberate delle integrazioni del Fsta, Fondo di Solidarietà Trasporto Aereo che integra fino all'80% della retribuzione, per la Cigs Alitalia di novembre 2020, e mesi successivi, "a causa di approfondimenti interni circa il periodo di riferimento sul quale si calcola l'integrazione delle retribuzioni". Per le organizzazioni sindacali "questa decisione rischia di generare ritardi pesantissimi nell'erogazione delle integrazioni alle lavoratrici ed ai lavoratori". Per questo motivo, per il primo marzo è stata indetta una manifestazione sotto gli uffici Inps di Roma.