Roma, accordo tra Poste e Regione per riqualificare un'area del Tevere

Lazio

L'intervento comprende il ripristino della pregevole Casina di Lungotevere Flaminio e di un arboreto fluviale, una passeggiata lungofiume e alcuni parcheggi per auto e motorini. Il complesso, inaugurato nel 1931, era stato chiuso nel 2011

Tornerà presto a vivere l'argine del Tevere subito a monte del Ponte della Musica, all'altezza di lungotevere Flaminio, grazie alla riqualificazione del Cral delle Poste Italiane che porterà con sé la nascita di un nuovo parco. Il progetto è stato presentato questa mattina in Regione Lazio dall'ad delle Poste, Matteo Del Fante, insieme al governatore Nicola Zingaretti, il cui ente ha rinnovato all'azienda la concessione dell'area golenale.

L'area da riqualificare

Si tratta di una superficie di circa 25 mila metri quadri, di cui 10 mila però saranno fruibili a tutta la cittadinanza e non solo ai dipendenti delle Poste. La riqualificazione comprende anche il ripristino della pregevole 'Casina' d'epoca (730 metri quadrati) oltre ad aree ludiche, una 'piazza d'acqua' vicino al sottoponte, il ripristino di un arboreto fluviale, una passeggiata lungofiume e anche alcuni parcheggi per auto e motorini. Il complesso, inaugurato nel lontano 1931, era stato chiuso nel 2011 e l'area versava in stato di abbandono.

Zingaretti: “Parco Ponte Musica è un'ottima notizia per la città”

"Fare bene in Italia è difficile ma è possibile, quando emerge la passione di chi si dedica a superare gli ostacoli. Ce l'abbiamo fatta per spirito di servizio, e continueremo a seguire questa avventura con la stessa passione. Grazie dunque all'ad Del Fante e a Poste Italiane", ha affermato Zingaretti, nel corso della conferenza stampa. "È una ottima notizia per Roma - ha aggiunto - è un'opera di riqualificazione urbana in un quadrante di assoluta importanza. L'intervento di Poste non è solo la riapertura del Cral o del centro sportivo, ma ha un aspetto positivo in sé: è un importante investimento su uno spazio pubblico. Quel ponte non si trova lì per caso, e si chiama Ponte della Musica proprio perché anello di congiunzione tra la 'città dello sport' e l'area della musica con l'Auditorium, il Maxxi e le Caserme di via Guido Reni. È un intervento delle Poste, e naturalmente non c'è di male nel riaprire un centro sportivo, anzi. Ma anche di riqualificazione urbana. Troppo in sordina stiamo aspettando il 2025, l'anno del Giubileo, ma nulla si muove, purtroppo, ancora. Questa può essere una delle cose con cui la città si prepara al grande evento. Riaprire il tratto di lungotevere con un intervento pregiato, recuperando un pezzo di fiume è veramente un bellissimo segnale di speranza. Questo progetto usufruirà anche del progetto Ossigeno di ripiantumazione degli alberi" ha concluso Zingaretti.

Del Fante: “Simbolo di rinascita e di speranza”

“La sostenibilità è ormai un fattore di successo imprescindibile per le imprese di ogni settore, in primis per la Nostra. Poste Italiane ha deciso con entusiasmo di investire nel progetto di riqualificazione ambientale per un’area verde a ridosso del fiume Tevere. È senza dubbio un esempio concreto del nostro impegno in tema di sostenibilità ma è anche un simbolo di rinascita e di speranza, soprattutto per le nuove generazioni. Un messaggio che è molto importante lanciare in questo momento così difficile.”

“Poste Italiane ha da tempo inserito in maniera strutturale i principi ESG nelle sue strategie e nei suoi piani industriali – ha invece spiegato il condirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – Il progetto presentato oggi e le altre importanti iniziative in tema di sensibilizzazione sui temi ambientali, previste dal protocollo di intesa siglato con la Regione Lazio, si inseriscono in un percorso di collaborazione con le istituzioni che ha visto Poste Italiane impegnata, ad esempio, in un ampio programma di interventi nei piccoli comuni di tutta Italia, per ampliare l’offerta di servizi e semplificare la vita dei cittadini.”

Il progetto di riqualificazione

Nel 2018 Poste Italiane S.p.A. ha avviato un’istruttoria per la richiesta di una nuova concessione dell’area, di fatto gestita da Poste sin dagli anni 30 con attività ricreazionali, sportive e ludiche nelle zone adiacenti alla cosiddetta “Casina di Lungotevere Flaminio”, per anni punto di riferimento del Dopolavoro di Poste. Una ‘gestione’ durata fino al 2011, anno in cui sono cessate le attività con conseguente decadimento dell’area ubicata nei pressi dell’attuale Ponte della Musica. Due anni fa Poste, di concerto con la Regione Lazio, ha deciso di presentare un progetto di riqualificazione ambientale e paesaggistica di questa area del fiume Tevere in un’ottica di rilancio del fiume e dei suoi spazi limitrofi, successivamente esaminato e approvato in Conferenza dei Servizi. Una volta terminati i lavori, l’area sarà messa a disposizione delle scuole primarie e secondarie. Le visite potranno essere su prenotazione secondo calendario da stabilire, durante l’anno scolastico e saranno accompagnate da guide, oltre ad essere completamente gratuite. Sarà un viaggio, in totale sicurezza, sospeso tra la storia e l’ambiente nel cuore di una delle aree più belle della città e a pochi metri dalle sponde del fiume Tevere. Le scolaresche in visita potranno anche usufruire del playground del Parco (che si estende su una superficie complessiva di 2160 mq): ispirato ai criteri più avanzati di progettazione delle aree ludiche, consente attività all’aperto in grado di sviluppare la creatività degli studenti e la loro socialità. Alle visite saranno inoltre associati percorsi culturali e didattici incentrati sulla storia delle comunicazioni e, in particolare, del sistema postale.

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