La giovane, mediante raggiri compiuti insieme a una 15enne, si appropriava del contante prelevato dalle vittime, la cui reazione ha portato in alcune occasioni anche a vere e proprie aggressioni fisiche da parte delle due ragazze al fine di portare a termine il crimine
Si appostavano in prossimità degli sportelli bancomat e, individuata la vittima, scattava il furto, se non la rapina, a volte utilizzando la violenza fisica. Responsabili due ragazze rom di 15 e 19 anni, una delle quali in stato di gravidanza, individuate al termine delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante e dagli agenti del VII Distretto di Polizia, che hanno anche predisposto servizi di osservazione nella zona San Giovanni Appio Latino.
Le rapine
Le giovani si sono rese protagoniste di diversi episodi simili negli ultimi mesi, appropriandosi mediante raggiri, talvolta violenti, dei contanti prelevati dagli utenti, principalmente giovani donne e anziani. La reazione delle vittime, in alcune occasioni, aveva provocato vere e proprie aggressioni fisiche da parte delle due autrici dei furti, al fine di portare a termine il crimine e darsi alla fuga.
L’arresto
Le due ragazze rom sono state individuate nella mattinata del 12 dicembre dalle forze dell’ordine in zona Piazza Re di Roma, nei pressi di un dispositivo ATM dell’Unicredit. Da una attento esame delle denunce rese da svariate vittime e con mirati riscontri probatori, gli investigatori, coordinandosi con il sostituto procuratore di turno del pool reati contro il patrimonio, hanno arrestato la 19enne, mentre la posizione della ragazza più giovane è al vaglio della procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni. Sono all'esame investigativo ulteriori episodi e non si esclude che le due indagate possano aver adottato lo stesso modus operandi anche in altre zone del territorio capitolino.