Caso Marra, Raggi: "Sono onesta, se condannata vado avanti"

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"In questo momento la città ha bisogno di una guida sicura. Sto portando avanti provvedimenti che sono fondamentali", ha detto la sindaca

"Io vado avanti. In questo momento la città ha bisogno di una guida sicura. Io sono onesta, sto governando la mia città, sto portando avanti provvedimenti che sono fondamentali". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi, a chi le chiedeva se in caso di condanna il prossimo 14 dicembre nel processo sul caso Marra si sarebbe autosospesa dal M5s, così come fatto dalla collega di Torino, Chiara Appendino. "Sono concentrata su misure concrete di sostegno alla città e alla gente", ha aggiunto Raggi.

"Mi ricandido con determinazione"

"Cosa potrebbe farmi desistere dal ricandidarmi? Nel 2010 ho contribuito alla nascita del M5s, ho aperto il gruppo del mio Municipio, ho contribuito al successo nazionale con la mia vittoria a Roma. Continuo ad andare avanti con determinazione", ha aggiunto Raggi a RaiNews24, rispondendo a una domanda sulla freddezza anche di una parte del suo stesso Movimento rispetto alla sua corsa per il bis in Campidoglio. Quanto al veto del Pd Raggi replica: "Sono determinata, la mia paura è che si torni al passato". Il M5s, ha detto ancora Raggi, "sta giocando una partita nazionale importante, e anche a livello europeo. Io lo sto facendo a Roma. E' una sinergia che sta andando avanti: ognuno al suo livello istituzionale deve fare il meglio". Goffredo Bettini, 'ideologo' del Pd, le viene detto, ha espresso l'ennesimo 'veto' a un accordo con il Pd sul suo nome. "Per essere sindaco a Roma - ha risposto Raggi - ci vuole determinazione. Se mi fossi fermata alle prime critiche non sarei dove sono adesso. La città si è rimessa in moto, è piena di cantieri. La mia paura è che si torni al passato, serve tenacia e perseveranza". 

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