Il presidente, Antonio De Palma, parla della necessità che Governo e Regioni "offrano da subito gli strumenti per affrontare la battaglia, non certo a mani nude"
A Roma oggi gli infermieri scendono in piazza per chiedere che non venga dimenticato il loro sacrificio durante i momenti più complessi che la loro categoria professionale venga realmente valorizzata. Lo fanno con due diverse manifestazioni, una al Circo Massimo indetta dal sindacato Nursing Up, e una divisa in due piazze, Montecitorio e piazza del Popolo, indetta invece dal sindacato Nursind. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO)
Le dichiarazioni
Il presidente del Nursing Up Antonio De Palma parla della necessità che Governo e Regioni "offrano da subito gli strumenti per affrontare la battaglia, non certo a mani nude. Non solo mascherine e presidi di difesa, ma di organizzazione strutturale, riconoscimento delle indennità in caso di contagio, ma soprattutto a noi infermieri preme finalmente ottenere quell'alveo contrattuale autonomo che chiediamo da anni. Sull'autonomia contrattuale, ammette De Palma, registriamo da parte del Ministro Speranza, dopo il nostro ultimo incontro di qualche giorno fa, una timida apertura.Ma vogliamo e meritiamo i fatti". Poi: "Il governo non ci ha considerato in alcun modo. Il ministro Speranza ci ha incontrato solo tre giorni fa dopo mesi di richieste, ma non si è assunto alcun impegno concreto. Non abbasseremo la testa e siamo intenzionati ad andare avanti. Il 2 novembre sciopereremo e sarà la prima di una serie di azioni".
Le manifestazioni
Uno dei gesti più simbolici è la deposizione, in piazza Montecitorio, di 42 zoccoli bianchi, in ricordo dei colleghi deceduti nell'emergenza Covid. Tra le richieste principali dei due sindacati, vi è quella di un'area di contrattazione autonoma per gli infermieri, un incremento dell'indennità professionale specifica e uguaglianza di trattamento nell'accesso alla libera professione.